Il Ministero della Salute è dovuto intervenire nuovamente per ordinare l'ennesimo ritiro dal mercato di un prodotto che, di conseguenza, dovrà essere rimosso dagli scaffali dei supermercati italiani. Anche questa volta il comunicato è stato pubblicato sul sito del dicastero, nella sezione "richiami dei prodotti alimentari da parte degli operatori". L'avviso riguarda una specifica tipologia di pasta.

Già all'inizio del 2018 erano stati richiesti interventi per lo yogurt dell'azienda Pascoli italiani e per il latte parzialmente scremato Granarolo.

Numero del lotto ritirato

Oggi, l'alimento ritirato dal mercato, è la pasta di semola bio con marchio Valbio. Tutte le indicazioni relative al ritiro sono state divulgate in una nota ufficiale proprio nelle scorse ore. Il motivo del richiamo è la possibile presenza di parassiti all'interno delle confezioni. Tutti coloro che fossero in possesso di un involucro recante il numero di lotto L171295089, pipe rigate 135, prodotte da Valbio nello stabilimento di Via Borsellino 35/37 a Rovato (Brescia), dovranno riportare le confezioni presso il punto vendita per il rimborso, oppure per la sostituzione del prodotto. L'azienda agricola produce pasta biologica trafilata in bronzo in quattro diversi formati.

I rischi per la nostra salute

I parassiti contenuti all'interno di queste confezioni di pasta potrebbero essere piuttosto pericolosi per l'uomo. Infatti potrebbero causare dei sintomi da infezione parassitaria anche molto gravi. In questi casi, non bisogna sottovalutare alcuni segnali quali: stanchezza, diarrea, affaticamento muscolare, forti dolori addominali, disfunzioni sessuali e problemi di memoria.

Oggigiorno si pensa che il problema dei parassiti intestinali non riguardi i Paesi sviluppati, ma che sia correlato esclusivamente alle realtà del terzo mondo, ma in realtà questa è un'inesattezza. I parassiti intestinali possono venire a contatto con l'organismo umano attraverso il cibo, dunque mangiare alimenti crudi o poco cotti, o verdure non lavate adeguatamente, può aumentare il rischio di esserne contagiati.

In alcuni casi, una diagnosi tardiva potrebbe comportare gravi conseguenze per la nostra salute. Per questo motivo, se si ha qualche dubbio, è necessario contattare un medico ed effettuare immediatamente degli esami mirati come, ad esempio, l'esame delle feci.