La società sportiva lazio ha organizzato circa una settimana fa un convegno per promuovere la prevenzione andrologica. Questo incontro, organizzato dalla Lazio, ha voluto rendere noti i risultati di uno studio effettuato sui giocatori della Primavera della squadra biancoceleste che arrivavano dal medico sportivo a seguito di traumi e contusioni provocati dal gioco. Ognuno di questi ragazzi si è sottoposto ad esami specifici di routine insieme altri più approfonditi, ne è risultato che circa il 70% di loro aveva problematiche di genere andrologico.

Le patologie nei calciatori

Dai dati emersi, il problema più diffuso è il varicocele, ovvero la presenza di una vena varicosa al testicolo che altera la temperatura dello stesso portando nel tempo a problemi di infertilità. Altri casi segnalano problemi di fimosi, ovvero la mancata apertura della pelle del glande e un caso di seminoma, neoplasia del testicolo, fortunatamente affrontata in tempi molto brevi. Dati questi risultati, non certo confortanti, la società sportiva Lazio ha deciso di estendere l'iniziativa ad altri 400 ragazzi per poi proporla a tutte le squadre di serie A. Gli esperti suggeriscono ai genitori, a prescindere dall'attività sportiva, di portare i propri figli maschi adolescenti almeno una volta da uno specialista andrologo: una visita insieme ad un'ecografia può prevenire molti problemi.

Con l'abolizione della leva militare nel 2005, di fatto si è conclusa anche l'unica attività di screening andrologico, così molti giovani portano con sé nel tempo problemi che sarebbero potuti essere risolti molto prima. I casi di infertilità maschile, difatti, derivano principalmente dal protrarsi delle problematiche sopra descritte.

La prevenzione è molto importante, sfortunatamente viene poco pubblicizzata quella androloga che invece potrebbe risolvere molti problemi futuri.

Il calcio e i problemi ai testicoli

L'attività calcistica è una tra le pratiche sportive che più incidono sulle parti riproduttive maschili. L'utilizzo protratto nel tempo delle gambe potrebbe portare a far sviluppare con più frequenza problemi di natura riproduttiva.

Sebbene resti da capire fino a che punto questa disciplina, unita ai traumi durante gli allenamenti, sia influente sull'insorgere di queste patologie, la prevenzione è l'unica arma. L'unica cura è quella preventiva, specialmente per i più giovani, che grazie a diagnosi precoci possono evitare conseguenze peggiori.