Tutti oramai possiedono uno Smartphone, che è andato a sostituire negli anni il vecchio cellulare. Oggi gli smartphone vengono utilizzati non solo per telefonare e mandare messaggi, ma anche per accedere ad internet ed utilizzare svariate applicazioni, divenute oramai di normale utilizzo ma una volta impensabili.

Col passare degli anni però una delle domande salutistiche importanti resta quella di capire se vi possa essere una connessione tra onde elettromagnetiche, generate o assorbite dagli apparecchi telefonici, e malattie. In questo senso assume notevole importanza la quantità di energia elettromagnetica che può essere generata o meno dal dispositivo.

La domanda quindi è ovvia: le onde elettromagnetiche e quindi gli smartphone possono risultare dannosi per la Salute umana? Purtroppo la risposta non è così scontata, infatti la scienza ufficiale non è ancora riuscita a dare una risposta certa sull'argomento. Dove non arriva però la scienza sembra essere arrivata la Legge attraverso una sentenza. Nello specifico, nel 2017 il tribunale di Ivrea, attraverso un ingente risarcimento, ha condannato la Telecom e dato ragione ad un suo dipendente, che per più di 10 anni ha utilizzato il cellulare aziendale più volte al giorno e per svariate ore. Il risultato della sentenza fu confermato dal fatto che il tumore cerebrale che il dipendente aveva fosse correlato al tipo di lavoro svolto e quindi all'uso continuo del cellulare.

Nel dettaglio

La cosa certa, al momento, è che tutti gli smartphone emettono e ricevono radiazioni elettromagnetiche. Tali radiazioni, secondo quanto stabilito dalla legge, non dovrebbero superare un certo limite in modo da non essere dannosi per l'uomo. La soglia limite può cambiare da continente a continente, per esempio in Europa il SAR (Rapporto Assorbimento Specifico in italiano) non deve superare i 2 Watt per chilogrammo, mentre negli Stati Uniti la soglia massima scende a 1,6 Watt.

Secondo il SAR, nel 2017 i dati rivelano che il podio, per gli smartphone meno pericolosi, va al Samsung Galaxy A5 con 0,290 W/Kg, preceduto dall'Asus Zenfone 3 con 0,278 W/Kg, mentre al primo posto troviamo il Samsung Galaxy S7 Edge con soli 0,264 W/Kg. Stando sempre ai dati rilevati tramite il SAR, i peggiori dispositivi, invece, sembrano essere l'Honor 8 con 1,5 W/Kg, seguito dalla cinese Huawei con il suo P9 e con 1,43 W/Kg ed infine l'iPhone 7 della casa Apple con 1.38 W/Kg.

Va comunque ricordato che al momento la scienza non ha dato risultati riguardanti una correlazione certa tra malattie ed utilizzo degli apparecchi telefonici mobili, ma il suggerimento principale resta quello di utilizzare, in questo caso, gli smartphone quando vi è una vera necessità, per quanto questo possa essere possibile.