Un recente studio condotto dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie americano ha destato preoccupazione in molte famiglie e non solo negli Usa, ma a livello mondiale. Infatti in America 119 ragazzi sono deceduti a causa di complicazioni dovute all’influenza. Ad essere sotto indagine quindi i farmaci usati per contrastarla, come il famoso (anche in Italia) Tamiflu, e comunque tutti i farmaci generici antivirali come l’oseltamivir. Questo perché sono state molte le segnalazioni di eventi avversi come delirio, allucinazioni e addirittura desiderio di suicidarsi nei pazienti più piccoli, anche se, come riporta ConsumerReports, una ricerca pubblicata dagli Annals of Family Medicine ha escluso tale rischio tra gli effetti indesiderati.

La ricerca pro antivirali

Non tutti gli studi sono contro tali farmaci, la scienza infatti si divide nel merito. Flor Munoz, docente di malattie pediatriche al Texas Children’s Hospital, ha dichiarato che lo studio del Centro non ha confermato una correlazione tra i suicidi e l’assunzione di questi farmaci, quindi l’assunzione non è rischiosa, ma questo non significa che ogni volta che un bimbo ha la febbre bisogna usare un antivirale.

L’allarme dell’Fda

Certo è che già nel 2006, dopo più di 100 segnalazioni, la Food and Drug Administration Usa aveva pubblicato un avvertimento su oseltamivir. Secondo la Fda, i bambini con stato influenzale, dopo l’assunzione di tale farmaco, possono essere maggiormente a rischio per comportamenti autolesionisti e quindi avrebbero bisogno di un monitoraggio costante per segnalare comportamenti insoliti.

Ciò ha fatto sì che la maggior parte dei pediatri fosse più cauta nel prescrivere antivirali come il Tamiflu ai minori, sebbene tali effetti indesiderati non fossero collegabili al 100% al farmaco in questione.

Gli effetti collaterali

Nel recente studio preso in esame, gli scienziati hanno esaminato oltre 21mila ragazzi che avevano provato ad uccidersi nel periodo della stagione influenzale 2009/2013, ma non è stata trovata alcuna correlazione tra l’assunzione del farmaco e la volontà di suicidarsi.

“E’ possibile che tali farmaci antivirali abbiano un effetto eccitante ma non sappiamo con certezza quali effetti collaterali possano provocare nei più piccoli”, ha dichiarato William Schaffner, M.D., docente di medicina e specialista in malattie infettive alla Vanderbilt University School of Medicine di Nashville. “Gli effetti avversi sono molto rari, e comunque svaniscono quando il paziente smette di prendere il farmaco in questione”.