Ieri si è tenuto ilRally Lions day auto d'epoca curato dal "Lions Club" di Busto Arsizio, a favore del Progetto Galileo per auitare i bambini affetti da Disturbi Specifici dell’Apprendimento, come dislessia, disgrafia, discalculia, distortografia: si parla in media di un alunno in ogni classe con almeno uno di questi disturbi, che possono essere aggirati con l'aiuto degli strumenti compensativi, come PC dotati di software specifico, e con metodi di studio ed apprendimento pensati appositamente. Si legge infatti su Sempione News: "Il Progetto Galileo affronta concretamente questo problema.

Infatti i Lions hanno già donato 15 PC portatili nel 2015, offerto 6 incontri di formazione con 90 genitori nel 2015-2016, offerto un laboratorio didattico per 21 alunni nel 2016-2017 e per 31 alunni nel 2017-2018."

Cos'è la disgrafia?

La disgrafia è una differenza di apprendimento basata sulla lingua che colpisce principalmente la forma scritta. Può essere difficile da individuare nei primi anni di età scolastica, poiché ogni bambino ha tempi di sviluppo delle competenze di lettura e scrittura diversi, ma non va confusa con la dislessia, che è invece legata all'ambito verbale, alla parola. Tuttavia è possibile individuare alcuni segni caratteristici della disgrafia, come per esempio la difficoltà nel tenere una penna o una matita correttamente in mano e a formare lettere o numeri.

I bambini disgrafici hanno, generalmente, problemi non solo ad esprimersi per iscritto, ma anche nell’organizzazione delle idee e nell’uso corretto della punteggiatura.

Lo spazio lasciato tra una parola e l’altra può essere irregolare, così come la dimensione delle lettere, le quali tenderanno a fuoriuscire dai margini: anche per questo i bambini preferiranno evitare attività di copia di un testo e di colorare o disegnare troppo.

È importante che eventuali caratteristiche disgrafiche vengano individuate il prima possibile, poiché una mancata valutazione e, di conseguenza, una strategia di studio inadeguata possono contribuire ad una bassa autostima in questi studenti, che potrebbero credere di non essere capaci o “intelligenti” come i compagni di classe; inoltre gli alunni disgrafici possono essere grandi lettori, per questo la differenza tra la prestazione orale e quella scritta può essere associata erroneamente a pigrizia, andando a danneggiare ulteriormente la propria autostima.

Ancora più importante è non confondere la disgrafia con la disprassia, ovvero un disordine di coordinazione motoria. Vediamo ora cinque segnali per riconoscere la disgrafia.

Capire come le linee e le curve si combinano per formare le diverse lettere può essere abbastanza difficile per un bambino con disgrafia. Per questo non tutte le lettere vengono scritte uguali, e quelle in minuscolo tendono ad essere le più impegnative, a causa della loro dimensione più piccola e le linee più curve. Quindi nel testo di uno studente disgrafico potrebbe essere prediletta la scrittura in solo maiuscolo, inversioni di lettere e la mancanza di una scrittura in corsivo o altri stili impegnativi da produrre.

In genere i disgrafici si lamentano che la scrittura a mano li ferisce, letteralmente: possono posizione il polso ed il gomito in modo goffo e non essere in grado di tenere la penna usando l’impugnatura del treppiede.

La carta può scivolare e potrebbero ribassarsi eccessivamente a causa della difficoltà di applicare la giusta quantità di pressione, assumendo posture dannose.

Ortografia povera e scrittura sgrammaticata

Il processo di scrittura si rivela difficoltoso anche nell’ambito cognitivo, il che rende più probabile che si verifichino errori di ortografia, specialmente nell’apprendimento di lingue straniere come l’inglese, complicato da pronunciare a causa delle numerose eccezioni alle regole.

Tipico dei bambini disgrafici è la mancanza di punteggiatura, di frasi grammaticalmente corrette e di una grafia ordinata e facilmente leggibile.

Evitare i compiti scolastici

La scrittura è richiesta per la maggior parte delle attività in classe ed è una competenza essenziale per gli esami, progetti e compiti a casa.

Poiché gli studenti con questo disturbo sono consapevoli della propria difficoltà, possono essere riluttanti nel completare il lavoro e possono agire disinteressati o addirittura rifiutarsi di partecipare ad un progetto.