La medicina e la scienza stanno facendo passi da gigante soprattutto negli ultimi anni. E' incredibile, infatti, come si sia arrivati a realizzare interventi mai visti prima e che mai avremmo pensato fosse possibile fare. L'ultima novità che ha sconvolto positivamente il mondo della medicina di tutto il mondo è stato un intervento fatto in Italia: stiamo parlando di un trapianto di rene fatto da un donatore in dialisi. Un operazione che, a primo impatto, potrebbe sembrare assurda, eppure tutto è andato per il meglio.

Scopriamo tutti i dettagli dell'intervento da record.

Trapianto di rene da donatore in dialisi: è la prima volta in Italia

Il beneficiario del trapianto da record è stata una donna di 60 anni che, da tempo ormai, soffriva di nefropatia ,a causa dei calcoli renali. Dopo essersi sottoposta per molti anni a dialisi i medici hanno deciso di procedere ad un trapianto di rene, poichè le cure alle quale la donna si stava sottoponendo non erano più sufficienti. L'intervento incredibile è stato effettuato presso la struttura ospedaliera di Molinette, a Torino, ed è stato seguito e curato dal professore Luigi Biancone e dal suo team di medici. La particolarità del trapianto è stata che il donatore era un uomo deceduto in Piemonte proprio per problemi renali e che di conseguenza era costretto anche lui a continue dialisi.

Ovviamente, chiunque penserebbe che un intervento di questa entità non sarebbe mai possibile eppure così non è stato.

Come si è svolto l'intervento?

Per la riuscita dell'operazione i medici hanno fatto innanzitutto il possibile per rendere il rene dell'uomo deceduto trapiantabile (poichè vi era un danno nell'organo ma ancora regredibile) e, successivamente, lo hanno impiantato nel corpo della donna.

Per i 15 giorni successivi all'intervento la sessantenne è stata tenuta sotto osservazione in terapia intensiva. Fortunatamente le sue attività renali si sono poi normalizzate, il corpo si è adattato al nuovo organo trapiantato e la donna è stata dimessa dall'ospedale di Molinette. Un'altra cosa che ha continuato a sconvolgere positivamente l'opinione pubblica è stata che il rene danneggiato, estratto al corpo della donna, è stato successivamente portato all'Ospedale di Novara, grazie all'aiuto del Centro di Coordinamento regionale Trapianti, ed è stato sistemato e nuovamente trapiantato su un altro individuo, con ottimi risultati.