Viviamo in una società in cui l'esigenza di immortalare un particolare momento con un scatto supera di gran lunga l'esigenza di ricordarlo come un'esperienza piacevole. Ecco che uno scatto si trasforma in qualcosa di negativo: l'essere costantemente ossessionati dalla riuscita impeccabile di quest'ultimo porta conseguentemente ad una perdita di memoria e in particolare dei ricordi di una determinata esperienza. A questo proposito è stata eseguita una ricerca dal Dartmouth College che ha scoperto come l'uso spropositato dello Smartphone influisca negativamente sulla memoria.
La dipendenza da smartphone
La dipendenza da smartphone è stata riconosciuta come vera e propria patologia ed è sempre più frequente, in particolare fra i giovani tra i 16 e i 29 anni. Viene anche definita col nome 'nomofobia'. Le persone che presentano questo disturbo non si staccano mai fisicamente dal loro telefono e mostrano evidenti segni di ansia e panico nel momento in cui la batteria si scarica o non c'è campo: questo è correlato alla costante paura di essere irraggiungibili. Paradossalmente da quanto detto prima, gli smartphone sono considerati delle vere e proprie 'scatole di ricordi', per questo il soggetto si riconosce in esso. Inoltre, troviamo diversi tipi di dipendenza da smartphone : tra queste riconosciamo le persone dipendenti dai messaggi, cioè coloro che non riescono a fare a meno di inviare continuamente SMS, i dipendenti dal nuovo modello di telefono, che cercano di accaparrarsi i cellulari più costosi e un'ultima forma di dipendenza che è rappresentata dalle foto e dall'esigenza di scattare il 'selfie' perfetto.
La costante esigenza di 'apparire'
Con l'avvento dei social media negli ultimi anni la situazione è degenerata: milioni di utenti sono totalmente ossessionati dal condividere le proprie foto sui social. E secondo un recente studio Instagram è il social più pericoloso in assoluto. Esso può creare forte ansia e anche depressione per la visione distorta che presenta: foto di vite apparentemente perfette che suscitano invidia e frustrazione. Ma tutto ciò è anche connesso col terrore di sentirsi esclusi nel momento in cui non si è connessi.
I social portano al confronto con gli altri, ad una scarsa stima di sé stessi, una profonda angoscia e insoddisfazione. Quest'ultimi sono dei problemi correlati col sonno e un riposo ottimale, infatti sonno e sanità mentale sono strettamente associati tra loro per un buono stato psicofisico.