Sabato 12 maggio si celebra la giornata mondiale della Fibromialgia, termine medico scientifico con il quale si definisce una sindrome che determina un aumento della tensione muscolare con rigidità e dolori diffusi un po’ in tutto il corpo. Tale patologia provoca un dolore cronico ai muscoli, ai tendini ed ai legamenti accompagnato da una generale debolezza, insonnia, aumento della sensibilità, stati di ansia e depressione.

La Fibromialgia è una malattia invalidante anche se ancora non riconosciuta come patologia cronica

Alla Fibromialgia è stata dedicata la giornata del 12 maggio per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale nei confronti di questa malattia ancora semisconosciuta dalle pesanti conseguenze invalidanti per chi ne soffre.

Diversi i personaggi noti che hanno dichiarato di esserne affetti. La pop star americana Lady Gaga, lo scorso febbraio è stata costretta proprio dai sintomi della Fibromialgia ad interrompere il suo tour. Ne soffrono anche l’attore Morgan Freeman e l’attrice Susan Flannery una delle protagonista di “Beautiful”

La Fibromialgia è una sindrome complessa che si stima colpisca circa 2 milioni di persone (prevalentemente donne) nella sola Italia. Colpisce il sistema nervoso centrale provocando un diffuso dolore muscolare associato anche ad astenia, disturbi del sonno, ansia e disturbi della sfera cognitiva con conseguenze pesanti per la qualità della vita dei malati. Nella sua fase più acuta i sintomi sono quelli di una stanchezza incontrollabile associata a dolori muscolari persistenti.

Sintomi paragonabili a quelli che si provano nel corso di una febbre a 40 gradi, si registrano anche veri e propri disturbi della memoria che mettono il paziente nella spiacevole condizione di non ricordare anche cose semplici e banali come il nome di un’amico.

Una terapia per questa patologia non è ancora stata trovata

Si pensa che la cura migliore per questa malattia sia di tipo multimodale, unendo cioè ai farmaci una terapia di tipo cognitivo-comportamentale ed un esercizio fisico mirato al recupero delle funzioni deficitarie.

L’obiettivo della terapia è la gestione dei sintomi della malattia e il recupero da parte del paziente di una accettabile qualità della vita.

La fibromialgia è definita anche come “infelicita’ dolorosa” a voler sottolineare che chi ne soffre è costretto sia ad assumere farmaci che a modificare il suo stile di vita. La battaglia contro questa malattia invalidante, oltre sul piano della ricerca farmacologica si combatte anche sul piano politico per cercare di ottenere che essa venga inserita nei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), in quanto a tutt'oggi essa non è ancora riconosciuta come patologia cronica.