Sabato 12 maggio si è tenuta la Giornata mondiale della Fibromialgia. Si tratta di una patologia su cui la scienza continua ad indagare, poiché ad oggi rappresenta ancora un territorio da esplorare appieno e da conoscere a fondo. Questa malattia, infatti, è piuttosto subdola, perché può condizionare la vita di un paziente, essendo portatrice di dolori muscolari, tendinei ed articolari che si estendono praticamente su tutto il corpo.

Può essere considerata una condizione patologica relativamente moderna, poiché la si conosce da poco e gli studi effettuati finora non sono ancora sufficienti a fornire risposte necessarie sul tema.

Non a caso, ad oggi risulta essere resistente alle terapie e, soprattutto nella prima fase, viene spesso scambiata per altre malattie come i reumatismi o l'artrite reumatoide.

Una patologia subdola

Si tratta di una patologia piuttosto subdola, poiché risulta difficile rilevare alterazioni ematiche, muscolari, neurologiche e radiografiche. La diagnosi si basa su aspetti istopatologici che, per le attuali conoscenze, non possono essere considerati certi. La rilevazione della malattia, di solito, avviene per esclusione, ossia attraverso il metodo differenziale.

Dopo essersi assicurati che nessun'altra patologia è contemplabile, si passa alla palpazione dei cosiddetti "tender points", ovvero dei punti precisi del corpo attraverso cui ciascun medico può cercare di identificare il disturbo.

Stando ai risultati di studi recenti, pare che ci possa essere una predisposizione genetica per la sindrome fibromialgica, che può essere rilevata attraverso la ricostruzione della storia familiare.

Tra le ipotesi al vaglio della comunità scientifica, c'è quella che collega la malattia ad un disturbo del sistema nervoso riscontrabile nella memoria del dolore.

Ad oggi, però, si tratta di teorie non ancora confermate, poiché le ricerche effettuate finora non sono risultate sufficienti ad elaborare dei riscontri che siano oggettivamente validi.

Fibromialgia: sintomi da non sottovalutare

Dunque, può risultare utile sottoporsi ciclicamente a dei controlli medici per evitare di imbattersi in paranoie e ingiustificati allarmismi di fronte a sintomi che potrebbero non essere troppo indicativi.

La fibromialgia, ad esempio, è una di quelle patologie che presenta una sintomatologia piuttosto comune. Dolore e stanchezza sono le parole chiave per individuare i segnali della presenza di una sindrome fibromialgica. In particolare, ne sono coinvolti muscoli ed articolazioni. Spesso si soffre anche d'insonnia e si accusa una certa rigidità soprattutto a livello lombare.

Non manca il mal di testa, così come una serie di fastidi occasionali come acufeni e un costante verificarsi di formicolii alle mani e alle gambe. Inoltre, spesso risulta difficile applicarsi e concentrarsi in tutte le attività legate alla vita quotidiana. Si tratta di una patologia che può essere trattata attraverso il rafforzamento della muscolatura o la somministrazione di antidolorifici. La malattia, pur essendo fastidiosa, raramente può sfociare in gravi casi di disabilità, divenendo una realtà con cui si può imparare a convivere.