La maggior parte delle donne con una vita sessualmente attiva viene infettata dal Papilloma Virus umano (HPV) nel corso della vita. Addirittura, secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, 1 donna su 4 tra i 20 e i 30 anni è portatrice del virus, di cui il 50% appartenente a un ceppo virale ad alto rischio per lo sviluppo di tumore alla cervice uterina. Fortunatamente, spesso l'infezione si risolve spontaneamente, ma in taluni casi può degenerare. Buone notizie provengono dalla Francia: nel Centro di collaborazione Cochrane, un team di epidemiologi indipendenti conferma l'efficacia e la sicurezza del vaccino.
La ricerca
I ricercatori hanno analizzato 26 ricerche, per un campione composto in totale da 73.000 donne tra i 15 e i 45 anni, in un arco temporale che va da 6 mesi ad 8 anni. I risultati hanno evidenziato che l'1,6% delle donne vaccinate hanno sviluppato cellule precancerose, contro il 3,4% delle donne del gruppo placebo, quindi meno della metà. L'effetto massimo del vaccino si ha nelle donne non portatrici del virus. Prendendo in esame il sottocampione composto dalle donne che non avevano ancora contratto il virus, l'efficacia del vaccino sale al 99%.
Nessuna controindicazione
Il vaccino non ha nessun effetto collaterale rilevante, neppure a 10 anni di distanza dalla somministrazione. Non sono emersi effetti diversi rispetto a quelli del gruppo placebo.
Assolutamente assenti conseguenze gravi come morte o correlazioni con problemi di gravidanze future. Dunque consigliato per tutte, ma per le generazioni future il calendario vaccinale italiano prevede la somministrazione in età puberale, a partire dai 12 anni, per massimizzarne il risultato.
La situazione italiana
In Italia, il carcinoma della cervice uterina colpisce circa 3.500 donne all'anno, causando il decesso di 1.000 di esse.
È il secondo tumore, dopo quello al seno, a colpire le donne più frequentemente. Il vaccino è disponibile gratuitamente per le ragazze e i ragazzi dagli 11 anni in poi. Sottolineiamo che anche i maschi devono vaccinarsi: il Papilloma Virus presenta correlazione nel 50% dei casi di neoplasie del pene e nel 80-95% dei casi di neoplasie anali, oltre ad essere causa di numerose infezioni.
Il vaccino dal 2017 è disponibile gratuitamente anche per i ragazzi dagli 11 anni in poi.
Tra le ragazze i dati di adesione al vaccino sono intorno al 73%, in linea con la media europea, ma ancora lontano dal raggiungimento del 95%, obiettivo del ministero della Salute. Il consiglio rimane lo stesso per tutti: vaccinatevi e vaccinate i vostri figli.