Tra i segni che raccontano l'inesorabile avanzare dell'età c'è lo stato della chioma di ciascuna persona. Tra i fenomeni che raccontano il progredire del dato anagrafico c'è sicuramente quello di un colore che cambia e nel tempo passa da quello naturale a un qualcosa di sempre più gradualmente tendente verso il bianco. Ma dietro questo cambiamento non c'è solo il passare degli anni, poiché un recente studio ha rivelato l'esistenza di un preciso di legame tra lo stato di Salute e la presenza di capelli bianchi.

Capelli bianchi: la spiegazione

A generare il grigio e poi, eventualmente, il bianco dei capelli può essere anche una lunga malattia o una lunga esposizione allo stress.

Le ultime ricerche, tuttavia, hanno contribuito a far ulteriormente luce sul fenomeno. È un team di ricerca del Nation Institutes of Health e dell'Università dell'Alabama di Birmingham ad aver ampliato le conoscenza su ciò che accade durante il fenomeno dei capelli bianchi. A quanto pare il colore dei capelli sarebbe naturalmente bianco, ma a mascherare il dato per buona parte della vita c'è il pigmento della melanina a regalare a ciascuno il proprio colore caratterizzate. Ogni follicolo pilifero ne contiene una quantità sufficiente a regalare l'aspetto cromatico della chioma che, in gioventù, ognuno ha. L'invecchiamento porta ad una rallentamento dei melanociti presenti alla base del capello e di conseguenza ad un graduale passaggio verso il grigio ed il bianco.

Capelli bianchi: la novità

Accade però che quello che è un fenomeno fisiologico, destinato a verificarsi in maniera inesorabile con l'aumento degli anni, possa essere innescato in maniera più rapida da altri fattori. Per l'appunto l'affrontare una malattia o l'esposizione ad uno stress cronico rappresentano i fattori di rischio più concreti.

Responsabile della reazione è il sistema immunitario che, in questi casi, entra in uno status di protezione e innesca tutti i meccanismi di difesa. Tra questi c'è il naturale rilascio di interferoni che favoriscono l'azione di alcune cellule e ne limitano altre. Un test sui topi ha permesso di venire a conoscenza di una verità su un particolare gene dei melanociti, il cosiddetto fattore di trascrizione associato alla melanogenesi (MITF,) che è responsabile della produzione di melanina da parte delle cellule in questione.

Senza abbastanza MITF, i melanociti producono troppo interferone, che induce il sistema immunitario ad attaccare i melanociti, che non producono più melanina. Da qui l'apparenza di capelli grigi. Questa scoperta è importante, poiché suggerisce che sono gli stessi geni che controllano sia la pigmentazione di capelli, occhi e pelle, sia il sistema immunitario.

Secondo, inoltre, un altro studio risalente allo scorso dicembre su 790 uomini di età inferiore ai 40 anni con malattia alle coronarie e 1270 senza patologie degne di nota, i giovani con malattia coronarica hanno più spesso una manifestazione della canizia precoce (50% contro 30%).Questi dati provenienti da uno studio egiziano, presentato a Malaga (Spagna) al congresso della Società europea di cardiologia preventiva nell'aprile 2017, in cui si affermava che i capelli bianchi sarebbero stati forieri di infarto nell'uomo.

Si tratta naturalmente di casi limite e che non devono suscitare un allarmismo incontrollato.