La Fibriomalgia è una malattia le cui cause non sono ancora del tutto chiare. Il 12 maggio è il giorno scelto per festeggiare la giornata mondiale contro la patologia che affligge 2 milioni di italiani. L' Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica ha indetto alcuni importanti incontri con pazienti e familiari affetti dalla patologia.
Fibromialgia: ecco le cose da sapere
La fibromalgia colpisce generalmente persone tra i 20 e i 55 anni. I sintomi principali sono crampi e stanchezza cronica presente già subito dopo essersi svegliati la mattina. Il paziente ha difficoltà nello svolgere anche le più banali azioni quotidiane.
Tra le problematiche sopra elencate ce ne sono ancora molte altre come mal di testa, reflusso gastroesofageo, dolori all'addome, problemi nella concentrazione e nella memoria. Insomma una patologia molto invalidante per chi ne viene colpito. La diagnosi non è per nulla semplice, dato che non esistono esami medici che possano confermare l'esistenza effettiva della problematica. La malattia, dati gli svariati sintomi in cui si manifesta, può essere spesso riconducibili ad altre problematiche che vengono poi escluse dopo opportuni esami. Il professor Andrea Doria, dell’Unità di Reumatologia di Padova, ha rivelato che la fibromialgia è ancora più difficile da diagnosticare quando associata a artrite reumatoide e spondiloartriti.
Cause non ancora chiare
Purtroppo non si ancora molto sulle cause effettive che portano la comparsa della fibromialgia: la patologia si può scatenare dopo un episodio particolarmente doloroso o un periodo di forte stress. La melatonina e noradrenalina vanno a diminuire a livello del sistema nervoso centrale causando i dolori nel paziente.
La melatonina e la noradrenalina sono infatti dei neurotrasmettitori che hanno un ruolo di una certa rilevanza in quanto controllano la soglia di dolore di ogni paziente, l'umore e la qualità del sonno. Sul trattamento della malattia esistono vari pareri, che non sono però sempre condivisi. Non ci sono molti studi riguardo la malattia, ragion per cui ogni cura prescritta dal proprio medico si basa solo sul parere e sulla conoscenza di quest'ultimo.
Il Prof. Doria ci tiene comunque a sottolineare che per contrastare la malattia è di primaria importanza anche l'attività fisica, in particolar modo la ginnastica posturale. Il paziente che soffre di fibriomilagia spesso non viene capito dalle persone a lui vicine o dai medici, ma è importante invece sapere che i dolori accusati dai pazienti non sono immaginari ma reali e molto invalidanti.