Maggio: le giornate si allungano, le temperature si alzano e tutti escono dalle tane in cui hanno trascorso il freddo inverno. Ed anche le piante riprendono tutto il loro splendore dopo un periodo di grigiore. Ci sono circa 9000 tipi diversi di graminacee, tutti responsabili di gran parte delle patologie allergiche: in Italia circa il 40% della popolazione è allergica alle graminacee. Si tratta, come tutte le allergie, di una reazione anomala del sistema immunitario e si manifesta nel momento in cui ci si espone al polline delle piante disperso nell'aria.
I sintomi dell'allergia
I sintomi dell'allergia da graminacee sono molto simili a quelli di un forte raffreddore: congestione nasale, starnuti a ripetizione, lacrimazione degli occhi, congiuntiviti, mal di testa e alle volte nausea. In genere si manifestano tutti dopo il contatto diretto con i pollini che vengono dispersi nell'aria dal vento. Alle volte però, nei casi più gravi, l'allergia può manifestarsi con un generale senso di malessere dell'organismo, provocando altri sintomi quali prurito localizzato, cefalea, emicrania e disturbi dell'apparato digerente. Purtroppo non è ancora ben chiaro quali siano le cause scatenanti questo tipo di allergia e di conseguenza è difficile prevenire e capire se un soggetto sarà in futuro affetto dalla patologia o meno.
I rimedi naturali
Il più delle volte, contro le allergie i medici ci prescrivono degli antistaminici. Indubbiamente efficaci, questi farmaci però hanno il più delle volte degli effetti collaterali e soprattutto portano all'assuefazione, con la conseguenza che con il passare del tempo sarà necessario aumentare la dose del farmaco.
Ma esistono in natura alcuni antistaminici naturali, primo fra tutti il Ribes nero. Si parte dalle gemme fresche della pianta: queste vengono fatte macerare in una soluzione di acqua, alcool e glicerina. Il Ribes, così trattato, svolge una funzione simile a quella del cortisone, stimolando la produzione di cortisolo (un cortisone endogeno) da parte delle ghiandole surrenali, così da permettere all'organismo di reagire di fronte ad infiammazioni variamente localizzate.
Agisce quindi come antifiammatorio, antiallergico, antistaminico ed immunostimolante.
Alimentazione e attività fisica
Come per ogni cosa, anche una sana alimentazione e una costante attività fisica possono aiutare notevolmente per superare i problemi di allergia. I cibi da evitare sono i derivati delle graminacee come frumento, orzo, segale, avena, mais, ma anche frutta e verdura fresche come l’anguria, gli agrumi, il melone, i kiwi, la pesca, la prugna, l’albicocca, la ciliegia, il pomodoro, la melanzana e la frutta secca come arachidi e mandorle. In generale la cottura neutralizza l’attività allergenica rendendo possibile il consumo di questi cibi.