La notizia che l'omeopatia non funziona è uno shock per tutti i sostenitori di questo metodo alternativo di cura, che più di una volta è stato messo sotto esame per la dubbia capacità di risolvere malattie. Ora arriva la sentenza definitiva da parte di uno studio internazionale, che la deifisce addirittura "inutile" e senza riscontri di alcun miglioramento quando usata. La notizia è stata divulgata dal sito Fnomceo, che appartiene all'Ordine dei Medici italiani: secondo i medici l'omeopatia non ha alcuna prova scientifica che avvalori le teorie né rilevanza biologica secondo le regole della ricerca.

La posizione dei medici è evidente e darà sicuramente origine ad un mare di polemiche, dal momento che la disciplina ha molti seguaci, sia medici, sia pazienti.

L'omeopatia, una pseudo-scienza

È stata inventata duecento anni fa da un medico tedesco, Samuel Hahnemann, ed è una pratica di medicina alternativa basata sul principio di similitudine del farmaco, punto cardine privo però di fondamento scientifico. Il principio prevede che il rimedio per una qualsiasi malattia è fornito dalla sostanza che, in un individuo sano, induce i sintomi della persona malata. La sostanza è detta "principio omeopatico" e viene somministrata previa abbondante diluizione e dinamizzazione, in una concentrazione chiamata "potenza".

Non è stato mai dimostrato però che il principio omeopatico abbia efficacia clinico-terapeutica per cui è considerato dalla comunità scientifica solo un palliativo con effetto placebo. Gli scienziati e parecchi medici rifiutano la disciplina, definendola pseudoscienza, proprio per la sua debolezza che risiede nell'incompatibilità delle sue teorie con le attuali conoscenze chimiche e anche perché non esiste un meccanismo capace di spiegarne il funzionamento.

Il sito Fnomceo

Sulla pagina gestita dall'Ordine dei Medici è stata pubblicata una scheda che tratta dei falsi miti collegabili alla medicina, redatta da esperti che si basano sulla credibilità scientifica delle varie teorie. Sono numerosi gli argomenti trattati, tra cui le reali problematiche dell'olio di palma, gli effetti collaterali delle vaccinazioni e l'omeopatia.

Quest'ultima sarà tra breve soggetta ad una regolamentazione seguita da una Commissione e richiesta dalla stessa Unione Europea già da qualche anno. In Italia sono già stati presi provvedimenti inserendo delle note all'interno del codice deontologico medico, riguardanti le discipline e le cure non convenzionali”: un medico potrebbe, sotto la sua responsabilità, prescrivere sistemi di cura non usuali sempre rispettando il codice deontologico. Ma rimane ferma la posizione dei medici sul divieto di sottrarre un paziente ai trattamenti già provati ed efficiaci dal punto di vista scientifico.

C'è chi trova giovamento

Ci sono pazienti certi dell'efficacia delle cure omeopatiche e dichiarano di aver avuto dei miglioramenti soltanto utilizzando i principi attivi e non la medicina classica convenzionale.

Ma c'è il rischio che si tratti solo di un "effetto placebo", e cioè che la convinzione che il prodotto funzioni interferisca con il decorso della malattia e che le aspettative del paziente possano migliorare da sole la sintomatologia. L’effetto placebo esiste ed ha una base neurologica e fisiologica, può funzionare anche sui bambini ed animali. Basare la guarigione su un tale effetto può però mettere a repentaglio la Salute dei pazienti per cui la terapia omeopatica rimane discutibile e contraria alle leggi della fisica e della chimica. I medici che decidono di praticarla dovrebbero avvisare che il prodotto non ha basi scientifiche e dovrebbero far firmare un consenso dal paziente, cosa che nella maggioranza dei casi non viene fatta.