La comunità parrocchiale di Casatenovo (LC), ha introdotto una novità nel nuovo campo estivo: un bracciale “elettronico” chiamato Sansone. Un nuovo strumento contro la lotta al bullismo tra i più piccoli. L’accessorio, permette di localizzare con un sistema di identificazione, l’entrata e l’uscita del minore dall’oratorio e dai campi estivi, in aggiunta - spiegano i parrocchiani - è possibile, ricaricare il bracciale con una somma di denaro, per poter permettere acquisto di cibo o altro nel bar dell’oratorio. Ovviamente la notizia ha suscitato non poche polemiche, soprattutto in merito alle ultime notizie di cronaca sul bullismo, infatti il bracciale, secondo la comunità lecchese potrebbe diventare una valida alternativa anti-bullismo.

Infatti, Don Andrea Perego, vicario della pastorale dei giovani brienzesi, spiega che il bracciale è un strumento per prevenire anche furti e per evitare smarrimenti durante le attività del campo estivo, tra le quali le stesse gite sui pullman. Aggiunge lo stesso vicario che sarà impiegato per tutte le attività come laboratori o catechismo, per tutto l’anno di catechesi.

Un bracciale per proteggere figli e genitori

Il caso del bracciale non è del tutto una novità: l’anno scorso a Varedo ed in tutta la Brianza, l'oggetto fu introdotto col nome di “Sansone”, prodotto dal software C&L, che permette di tutelare i minori in attività della catechesi, dotandolo anche di un software, usato dal genitore per controllare il credito monetario e le attività svolte dal proprio figlio.

Occorre necessariamente puntualizzare che il bracciale non ha la funzione di geolocalizzare la posizione del soggetto che lo possiede, ma di controllare la presenza all’interno del campo estivo o se risulta assente a delle gite o attività. Attualmente, sono in diffusione in tutte le città e nelle parrocchie del milanese, dove hanno ricevuto ottimi feedback dai genitori.

Le famiglie si sentono più tranquille, poiché il chip inserito nel bracciale, controlla a distanza se il figlio si trova al sicuro tra le mura dell’oratorio, lontano da pericoli e bulli.

Genitori ed autonomia

Le polemiche possono estendersi anche all’ambito morale e sociale, soprattutto in merito al concetto di sicurezza e di tutela genitoriale verso il figlio.

Un bambino va sempre protetto con tutti i mezzi possibili, ma in maniera eccessiva, potrebbe privarlo anche della sua parziale e limitata capacità di autonomia. Le nuove generazioni genitoriali applicano spesso una condotta votata alla ricerca della perfezione e sono disposte a offrire tutto ma esigono anche tutto. Il bambino vive all’interno di uno o più sistemi fondamentali, dove introietta delle regole e norme che riconosce come adeguate per una condotta moralmente e socialmente corretta.

Queste funzioni di adattamento sociale, vengono facilitate sia delle figure genitoriali, che dalle figure di rifermento, non “sostituti” dei genitori, ma persone che esercitano una funzione di autorità. Ogni contesto è flessibile anche nell’acquisizione della sicurezza e dell’autonomia, ma un eccessivo controllo riporta maggiore protezione e minore autonomia, che minerebbe la costruzione di un adeguato bagaglio di esperienze emotive. Il fenomeno “Helicopter parenting” svilupperebbe un carattere oscillatorio tra l’insicurezza e la disinibizione.