Ieri il Ministero della Salute ha divulgato un allarme riguardante il tonno pinne gialle della marca Nordic Seafood: in un particolare lotto del prodotto surgelato è stata infatti riscontrata una massiccia presenza di istamina. Immediate le contromisure prese in seguito alla scoperta con il Ministero ad aver ordinato il ritiro del prodotto dai supermercati.

Lotto di tonno ritirato

Il tonno pinne gialle ritirato è quello surgelato a fette del marchio Nordic Seafood A/S, distribuito da Melega & Prini srl. Il numero del lotto è il seguente: BMI 18/02 - Item No 2451410, stabilimento FA 071, produttore: Central Western Pacific, sede dello stabilimento: Indonesia, confezioni da 175-225 gr.

Sul motivo del richiamo si legge chiaramente: "Livelli elevati di istamina (3035 ppm)". I supermercati che hanno venduto il prodotto hanno apposto dei cartelli nei punti vendita annunciando il richiamo del medesimo. I consumatori sono tenuti o a distruggerlo o a renderlo presso il punto vendita.

Allarme sanitario, alti livelli di istamina nel tonno pinne gialle

Come accennato, il cuore della vicenda sta nell'eccessiva presenza di istamina riscontrata all'interno del lotto ritirato. L'istamina in realtà è una sostanza che è presente in tutti gli organismi animali e vegetali ma se risultante in abbondante quantità può portare a delle forti reazioni allergiche. L'Istamina contenuta nei cibi che mangiamo viene generalmente espulsa tramite i nostri processi fisiologici ma quando è in eccesso, come facilmente può accadere con il pesce a causa di una cattiva conservazione, il nostro organismo soffre nello smaltimento.

La legge italiana, proprio per questo motivo, ha imposto dei limiti che non devono essere superati pena il ritiro del prodotto dalla commercializzazione.

L'istamina è un mediatore chimico del processo infiammatorio, è presente infatti anche nel tessuto connettivo, ovvero nei mastociti, che si legano alle immunoglobuline IgE che vengono rilasciate nel sangue quando si è in presenza di un'allergia.

Nel caso di allergia questa sostanza viene prodotta proprio per mediare l'infiammazione, provocando edemi e gonfiori. Anche durante le prove allergiche classiche con i prick test cutanei viene utilizzata una piccola quantità di istamina per verificare proprio, grazie al gonfiore o rossore sulla pelle, la presenza o meno di un fattore allergico.

L'assunzione di istamina dall'esterno, quando è in eccesso appunto, fa male e il nostro corpo non riesce a smaltirla come si deve. I primi sintomi da eccesso di istamina nel sangue sono la comparsa di crampi, diarrea, mal di stomaco, naso chiuso ma anche vertigini, tachicardia e irritazioni varie.