Ricordare nei dettagli la propria vita, giorno dopo giorno, è praticamente impossibile. Esistono però alcune persone capaci di focalizzare in mente tutti i ricordi passati, anche nei particolari, non tralasciando nessun dettaglio. Il profilo di quest'ultimi corrisponde a persone dotate di ipermemoria, di recente studiate dagli esperti, che hanno condotto una curiosa ed interessante ricerca scientifica. Grazie ad una serie di risonanze magnetiche, comprese complesse procedure a livello cerebrale, si è riusciti a comprendere cosa succede a coloro che hanno questa straordinaria capacità
La ricerca condotta in Italia
La ricerca scientifica inerente la super memoria è stata condotta in Italia, presso la Fondazione Santa Lucia Irccs a Roma, ma in collaborazioni con il rinomato centro universitario della California, l'Istituto Superiore di Sanità e l'Università degli Studi di Perugia.
Tutti gli scienziati addetti alla ricerca hanno monitorato per diverso tempo 8 soggetti dotati di ipermemoria. Le persone che hanno fatto parte della sperimentazione sono state scelte grazie ad una serie di test per constatare la loro memoria con eventi risalenti a 10 anni prima, ovviamente valutando anche lo sforzo impiegato nel ricordare i dettagli di un dato momento vissuto nel passato. Come detto nell'introduzione, per portare a termine lo studio è stato necessario impiegare diverse tecnologie, come la risonanza magnetica funzionale, in grado di osservare le variazioni durante la fase del 'ricordo del passato'. Osservando i super dotati, si sono riscontrate una serie di differenze nel cervello di ognuno di loro, molte delle quali mai riscontrate in studi precedenti.
Cosa succede al cervello
Il meccanismo che consente ai dotati di super memoria di ricordare tutto nei minimi dettagli è abbastanza complicato, ma risiede alla base del cervello umano. Durante il momento dell'accesso ai ricordi, si è notato come l'attività dei neuroni della corteccia, in parallelo e a livello mediale, sia notevolmente aumentata.
Si tratta di un processo naturale che è raro, una dote che risiede solo in una cerchia ristretta di persone. Lo studio probabilmente servirà come mezzo di controllo con altri che saranno condotti nel futuro, magari con la speranza di poter trovare validi meccanismi sulle stimolazioni a livello cerebrale. Un altro orgoglio comunque per la scienza made in Italy, sempre attiva nella ricerca di informazioni che potrebbero aprire nuovi orizzonti nel campo medico.