Novità per ciò che concerne l'erogazione dei prodotti per celiaci. Sulla Gazzetta Ufficiale è stato riportato il nuovo decreto del Ministero della Salute in sostituzione a quello preesistente e redatto nel 2016. Il ministro della Salute del Governo Conte, Giulia Grillo, ha disposto una serie di nuove regole, in particolare quelle riguardanti il tetto mensile di spesa per tutti coloro che soffrono della patologia. La disposizione dovrà essere accolta dalle Regioni che nei prossimi mesi dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni sulle modalità d'erogazione.
Prodotti per celiaci: cosa cambia con il decreto
Il Ministero della Salute ha voluto rettificare le disposizioni sulle modalità di distribuzione dei prodotti per celiaci: in particolare è stata modificata la sezione che concerne la suddivisione fra uomini, donne, bambini e anziani che beneficiano dei contributi dello Stato.
Le novità, rispetto al decreto ministeriale del 2006, sono racchiuse infatti sul tetto mensile di spesa. Dai prossimi mesi la soglia non sarà più 140 euro mensili per gli adulti, bensì di 89 euro per le persone di sesso maschile, mentre di 75 euro per le donne: scende in forma ancora più forte rispetto a quella attuale il tetto di spesa per gli over 60. Una nota positiva riguarda i rimborsi sui prodotti ‘gluten free’ che servono ai bambini, che saranno maggiorati.
Le modifiche appena citata, servono al Governo per assistere tutti gli affetti dalla patologia allo stesso modo sul territorio italiano, ovviamente dando sempre un occhio al bilancio del SSN.
I consigli per i celiaci
Nel nuovo decreto, rimborso per alimenti senza glutine a parte, si parla anche di aggiornamento del Registro nazionale dei celiaci, visto che, entro 6 mesi, sarà ampliata la popolazione che potrà chiedere un aiuto allo Stato per la propria patologia.
L'esborso economico dello Stato verso i soggetti celiaci aiuterà quest'ultimi a vivere meglio e migliorare la loro salute, strettamente collegata al cibo, che spesso dipende anche delle disponibilità di ciascun soggetto. In taluni casi chi è celiaco assume un regime alimentare errato poiché economicamente non dispone di sufficienti risorse.
Nei prossimi mesi invece arriveranno sufficienti fondi attraverso attraverso i quali si potranno ricevere le nuove erogazioni di alimenti senza glutine.
In ultima analisi, il ministro Grillo ha tenuto ad inserire nel documento anche dei consigli utili per tutti i soggetti celiaci, consigliando a quest'ultimi di applicarli scrupolosamente. Nel decreto ci sono linee guida sulla dieta da adottare, che deve prevedere un consumo giornaliero del 55 % di carboidrati derivati da alimenti senza glutine come il riso, le patate e i legumi, fonte di carboidrati complessi: il 35% deve invece arrivare da alimenti di base (pane e pasta) ma in questo caso senza glutine.