All'interno del nostro Bel Paese, ci sono circa 3 milioni di persone che soffrono di disturbi di tipo alimentare. Che sia anoressia, bulimia e binge eating, si tratta sempre di un problematica che vede come protagonista il cibo e che purtroppo sta crescendo sempre di più. Si è anche abbassata l'età media di tutte le persone che ogni anno si aggiungono ai pazienti con tale problematica: adolescenti, adulti, ma anche i più piccoli ne soffrono. L'intervento tempestivo è fondamentale per evitare di mettere a rischio la propria vita.

Nasce il codice lilla

Proprio per aiutare i pazienti con questo tipo di problematica, all'interno dei vari pronto soccorso italiani è arrivato il codice lilla che si occuperà appunto di persone affette da disturbi alimentari. Il Ministero della Salute ha avuto questa idea proprio per poter dare un aiuto più tempestivo e immediato a tutti i pazienti.

Inoltre, è stato elaborato un modello di 'Raccomandazioni per interventi in Pronto Soccorso per un Codice Lilla' ed anche le raccomandazioni per i familiari. Il primo modello sarà utile per tutti gli addetti ai lavori aventi il compito di accogliere e valutare le condizioni dei pazienti che di volta in volta si presentano. Nel secondo modello invece, sono esposti alcuni consigli per i familiari di coloro che vivono con un disturbo alimentare in modo tale che questi possano aiutare il membro della propria famiglia e capire i primi campanelli di allarme.

Attenzione ai primi segnali

Cogliere i prima campanelli d'allarme per la comparsa di un disturbo alimentare è molto difficile. Alcuni comportamenti possono essere inizialmente non compresi e ignorati. La guida redatta ha appunto il compito di dare un aiuto alle famiglie, anche nella praticità, come ad esempio la gestione di tutti i pasti.

All'interno del comunicato emanato dal Ministero della Salute, si può notare come sia sottolineato il fatto che i documenti in questione sono stati voluti sia dai familiari di persone con disturbi che da tutti coloro che operano nel campo della sanità.

Al momento non esiste una cura omogenea per tutti: sull'intero territorio nazionale, i trattamenti sono diversi l'uno dall'altro; sia per coloro che lavorano all'interno del pronto soccorso che per tutti coloro che soffrono in prima persona della problematica o che hanno un parente con disturbi alimentari. Sapere come comportarsi in questi casi è fondamentale.