La lotta alla calvizie ha un nuovo alleato: è il profumo di legno di sandalo, gradito perché, secondo uno studio anglo-tedesco, i capelli percepiscono gli odori. L'indagine, pubblicata sulla rivista specializzata Nature Communications, ha confermato che i capelli sono in grado di percepire gli odori esattamente come tutto l'organismo umano: il loro profumo preferito? Il legno di sandalo, il cui aroma avrebbe il potere di favorire la ricrescita pilifera e ridurre la morte dei follicoli. La biochimica degli odori, dunque, potrebbe essere la miglior alleata contro la calvizie.

La crescita dei capelli e i risultati dello studio condotto dai ricercatori

I ricercatori dell'università di Manchester, in UK, guidati da Ralf Paus, in collaborazione con il gruppo tedesco Monasterium Laboratory Skin & Hair Research Solutions di Münster, specializzato nel benessere e nella cura dei capelli, hanno ottenuto un risultato definito "sorprendente" dalla stampa britannica. All' Independent Ralf Paus ha dichiarato di essere entusiasta perchè è "la prima dimostrazione che il rimodellamento di un normale mini-organo umano, ossia il capello, può essere regolato da una semplice sostanza odorosa". Questa sostanza è già nota e ampiamente utilizzata nel settore della cosmetica sia per le proprietà proprie della pianta, sia per le caratteristiche profumate del legno di sandalo utilizzate per profumare bagnoschiuma, saponi, dopo barba e salviettine.

In realtà, il prodotto dal profumo "miracoloso" si trova già in commercio e si chiama "Sandalore": la sua funzione si espleta stimolando un recettore olfattivo, il recettore OR2AT4, che entra in gioco su diverse risposte fisiologiche.

Lo studio condotto da Ralf Paus ha puntato a verificare probabili effetti anti-calvizie del profumo del legno di sandalo sui capelli.

Ma non solo. Il fulcro della ricerca è stata la scoperta effettiva che i capelli hanno un loro olfatto, sensibile in maniera positiva o negativa a diverse fragranze.

La ricerca è stata condotta su campioni di cuoio capelluto ottenuti su base volontaria da persone che si erano sottoposte a interventi di lifting. I vari campioni di cuoio capelluto, quindi, sono stati utilizzati per testare la sostanza.

I campioni sono stati esposti alla sostanza in oggetto per un periodo di tempo lungo 6 giorni, al termine del quale i ricercatori hanno registrato un aumento pari al 25-30% di aumento nella produzione dell'ormone della crescita proprio del ricambio pilifero. Un profumo che potrebbe davvero dirsi "miracoloso" dal momento che è stato osservato come la sostanza utilizzata nel test sia stata in grado di ritardare la naturale morte delle cellule coinvolte nella formazione dei capelli. Risultato che si traduce in un allungamento della fase di crescita e di vita del capello.

Il rimedio naturale anche per le donne

Dalle dichiarazioni rilasciate dal responsabile della ricerca, il profumo di legno di sandalo produrrebbe un risultato "clinicamente rilevante".

E pare ci siano delle conferme. Una arriva da uno studio clinico in opera ad una Cro indipendente (Organizzazione di ricerca a contratto) che, sebbene breve e preliminare (condotto su un piccolo campione di 20 donne volontarie), avrebbe dimostrato come l'uso topico locale di Sandalore ha ridotto la perdita quotidiana di capelli.

Al momento è allo studio un trial controllato condotto su scala più ampia: i risultati arriveranno presumibilmente ad inizio del prossimo anno, ma il ricercatore si dice fiducioso che il passaggio dai test effettuati in laboratorio ai test che verranno effettuati sull'uomo sarà positivo, tanto che vi è la "speranza che la sperimentazione clinica confermi l'effetto anti-calvizie".

Olfattoterapia e cura per la calvizie

Altri centri specializzati nelle tricopatologie si sono dichiarati interessati alla ricerca. La dottoressa Nicola Clayton, per esempio, della British Association of Dermatologists, organizzazione non coinvolta nella ricerca anglo-tedesca, ha scorto il lato affascinante della ricerca scientifica, dichiarando di essere rimasta letteralmente affascinata dalla possibilità che un follicolo pilifero umano abbia la capacità di "annusare profumi attraverso dei recettori olfattivi”.

Non è un comportamento isolato, comunque. I ricercatori conoscono già altre parti del corpo dotate di "interruttori" molto simili a quello coinvolto nella ricerca di Ralf Paus. La pelle ne è il classico esempio, in particolare quella che insiste intorno ai follicoli piliferi in cui, grazie al recettore OR2AT4 è possibile compiere la riparazione cellulare cutanea.

C'è una ragione tecnica, quindi, per la quale i ricercatori guidati da Paus hanno deciso di utilizzare proprio il recettore OR2AT4: è lo stesso coinvolto in alcune altre classiche risposte fisiologiche. Dal momento che esistono conferme sul fatto che la formazione di nuovi capelli faccia uso di un set molecolare simile a quello piastrinico che entra in atto nella rimarginazione delle ferite, allora è possibile che lo stesso recettore "funzioni" quando il problema si sposti sul cuoio capelluto. L'aroma di sandalo, inoltre, è particolarmente noto per la sua interazione con il recettore in questione, ecco perché è stato usato il Sandalore come rimedio anti-calvizie. Le evidenze scientifiche sembrano aver dato ragione a questo sillogismo.