La dieta anti-infiammatoria allunga la vita, questo è quanto hanno scoperto i ricercatori dell'Università di scienze della vita di Varsavia, Polonia, in collaborazione con l’Università di Uppsala, l’Istituto Karolinska e il Centro di Ricerca sul Cancro Fred Hutchinson di Seattle. In particolare, un'alimentazione ricca di cibi ad azione anti-infiammatoria sarebbe stata associata a minori rischi di morte per qualsiasi causa, morte per cause cardiovascolari e morte per cancro, risultando particolarmente efficace nel proteggere la salute dei fumatori.
I risultati dello studio polacco, che ha visto la partecipazione di 68.273 uomini e donne svedesi, di età compresa tra 45 e 83 anni, sono stati pubblicati recentemente sul Journal of Internal Medicine.
Questa dieta è particolarmente benefica per i fumatori
La dieta anti-infiammatoria ha avuto straordinari effetti sui volontari coinvolti nella ricerca, durata ben 16 anni. I partecipanti hanno inizialmente compilato un questionario alimentare in cui è stato richiesto loro quanto spesso mangiassero 11 cibi anti-infiammatori, come olio d'oliva e noci e 5 alimenti pro-infiammatori, come patatine, torte e biscotti. In base a questi dati è stato assegnato loro un punteggio da 0 a 16 (più alto era il punteggio più l'alimentazione era vicina alla dieta anti-infiammatoria).
Durante i 16 anni di follow-up 16.088 pazienti sono deceduti, di cui 5.980 a causa di malattie cardiache e 5.252 a causa di cancro, la restante parte per altre cause. I partecipanti più aderenti alla dieta anti-infiammatoria hanno registrato un rischio inferiore del 18% di mortalità per tutte le cause, un rischio inferiore del 20% di morire per malattie cardiovascolari e un rischio inferiore del 13% di morire per cancro, rispetto ai volontari meno propensi a consumare alimenti ad azione anti-infiammatoria.
Differenze più marcate sono state evidenziate tra i fumatori che seguivano la dieta anti-infiammatoria, rispetto ai fumatori che non la seguivano. La prof Kaluza, principale autrice dello studio, ha dichiarato: "Le più forti associazioni inverse tra i consumatori più aderenti e meno aderenti ad una dieta anti-infiammatoria e il rischio di mortalità sono state osservate tra i fumatori: il 31%, il 36% e il 22% di rischio più basso per tutte le cause, per malattie cardiovascolari e per cancro, rispettivamente".
Sebbene questo piano alimentare avvantaggi i fumatori, i non fumatori che hanno seguito la dieta anti-infiammatoria hanno vissuto in media 4,6 anni in più rispetto ai fumatori che non lo avevano fatto.
Cos'è la dieta anti-infiammatoria: alimenti da prediligere, alimenti da escludere
La dieta anti-infiammatoria è basata sul consumo di cibi anti-infiammatori e la riduzione od esclusione di quelli pro-infiammatori. Generalmente consigliata per ridurre i sintomi legati malattie infiammatorie croniche, come l'artrite, la psoriasi e l'asma questa dieta comporta la sostituzione di alimenti zuccherati e raffinati con cibi ricchi di sostanze nutritive ad azione protettiva ed antiossidante. Gli antiossidanti sono molecole reattive in grado di neutralizzare e ridurre il numero di radicali liberi, specie chimiche reattive ed instabili, note per essere la causa o la concausa di molte malattie, danni cellulari, invecchiamento precoce, cancro.
Il fumo ha tra i suoi effetti nocivi proprio la massiva produzione di radicali liberi. Non stupisce dunque il risultato della ricerca di Varsavia che conferma l'importanza di una sana e Corretta alimentazione. Gli alimenti che riducono l'infiammazione comprendono:
- Verdura in genere, ma in particolare verdure a foglie verdi scure, tra cui cavoli e spinaci, broccoli e cavolfiori;
- Frutta tra cui i benefici mirtilli, more, ciliegie e uva rossa;
- tè verde e caffè;
- avocado e cocco, olive, olio extravergine d'oliva e di colza (tutti grassi "sani");
- noci, pistacchi, pinoli e mandorle;
- pesce azzurro, compresi sardine e salmone;
- curcuma e cannella, spezie ed erbe aromatiche in genere;
- cioccolato fondente;
- pane integrale, cereali per la colazione;
- formaggio magro;
- quantità moderate di vino rosso e birra.
Gli alimenti pro-infiammatori, dunque da escludere o ridurre sono:
- carne rossa non lavorata e trasformata;
- carne di organi;
- grassi trans (si trovano anche nei cibi fritti);
- pane e pasta bianchi;
- glutine;
- olio di semi di soia e olio vegetale;
- snack preconfezionati come patatine e cracker;
- dessert, biscotti, caramelle e gelati;
- eccesso di alcol;
- eccesso di carboidrati;
- bevande analcoliche, gassate e/o zuccherate.