L’effetto “yo-yo” di molte diete potrebbe nuocere all’organismo, aumentando il rischio di ictus e infarto e, in alcuni casi, anche la mortalità. Questo perché gli sbalzi repentini di pressione, i picchi di glicemia e i valori alti di colesterolo hanno un comprovato effetto negativo sull’organismo umano e potrebbero indurre diabete, ipertensione e ipercolesterolemia. A sostenerlo è uno studio 'osservazionale' coreano, pubblicato sulla rivista Circulation che ha analizzato un campione di 6,7 milioni di persone che ha dimostrato come le fluttuazioni di peso (e quindi anche dei valori sopracitati) presentassero rischi maggiori per la Salute.

Cause ed effetti delle diete 'yo-yo'

Il campione importante preso in considerazione dallo studio è stato ottenuto dall’analisi dei dati del sistema assicurativo sanitario nazionale della Corea del Sud. Le persone coinvolte, secondo il Korean National Health Insurance, nello specifico 6.748.773 individui, non avevano storie patologiche importanti: tutti senza eventi personali né familiari di cardiopatia ischemica, ipertensione, diabete, dislipidemia all’inizio dello studio. Il campione era, quindi, composto da individui in buona salute.

Nell’arco di 7 anni circa, dal 2005 al 2012, i soggetti di studio sono stati sottoposti ad almeno tre controlli clinici con cadenza biennale con registrazione di peso corporeo, pressione sistolica, glicemia a digiuno e del valore di colesterolo totale.

Il follow up medio è stato di 5 anni e mezzo e ha dimostrato che, rispetto ai soggetti con valori più stabili, i soggetti che presentavano valori più fluttuanti presentavano un aumentato rischio di mortalità (+127%), di infarto (+ 43%) e di ictus (+41%).

E’ stato altresì analizzato che una variazione di questi parametri potrebbe dipendere da cambiamenti nello stile di vita dei soggetti posti sotto osservazione, sia un cambiamento in senso positivo che negativo.

Per questo motivo, quindi, i ricercatori hanno registrato separatamente gli effetti della variabilità, lavorando con il valore soglia del 5%, sia verso un miglioramento che un peggioramento dei dati. Dalle analisi effettuate con il valore soglia, è stato notato che, sia che vi fossero stati miglioramenti, sia peggioramenti, l’indice di mortalità era indipendente dal cambiamento di stile di vita, e dipendente invece dalla variazione di peso.

Lo studio 'osservazionale'

Lo studio, finanziato dalla National Research Foundation coreana, ha avuto carattere 'osservazionale', ossia basato sull’osservazione di dati estrapolati da una banca dati nazionale. Un approccio medico scientifico del genere consente di approcciarsi a deduzioni interessanti, ma non permette di rintracciare relazioni di tipo “causa-effetto” necessarie per fornire una spiegazione per il fenomeno osservato.

Lo studio, inoltre, ha analizzato dati relativi alla sola popolazione sud-coreana e non è quindi stato valutato se gli stessi risultati siano riscontrabili anche in altre popolazioni. E’ anche da rammentare, comunque, che simili studi condotti in precedenza su popolazioni diverse da quella coreana hanno avuto risultati molto simili nella valutazione della fluttuazione di peso con effetti negativi.

Il dottor Seung-Hwan Lee, professore di endocrinologia presso la facoltà di Endocrinologia dell’Università Cattolica della Corea di Seoul, ha dichiarato come, d’ora in poi, sia di primaria importanza per tutti i medici cercare di stabilizzare i parametri di pressione, colesterolo, glicemia e peso corporeo nei pazienti al fine di ridurre il più possibile le fluttuazioni di peso.