Un abuso di aspirina, secondo i risultati di un recente studio, può determinare l’insorgenza di emorragie interne, in una percentuale molto alta di episodi. I risultati della ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica American Medical Association, sono emersi in seguito all’osservazione approfondita di un gruppo di pazienti effettuata da un'equipe di ricercatori delle università King’s College Hospital e King’s College di Londra. I risultati, metterebbero in luce un alto rischio per i pazienti che assumono questo farmaco, il quale li esporrebbe a potenziali problematiche legate a emorragie interne anche molto gravi.

Aspirina: i risultati dello studio sui pazienti

Il gruppo di ricerca inglese, guidato dal dottore Sean Zheng, ha analizzato in modo approfondito, gli effetti indesiderati di questo particolare farmaco sull’organismo di un gruppo di pazienti sani senza nessuna patologia cardiovascolare. L’iter dello studio si è svolto nell’arco di un anno, prendendo in esame i dati di oltre 1000 volontari con un sistema cardiovascolare in buona Salute. Alcuni volontari erano stati sottoposti all’assunzione giornaliera di un’aspirina, mentre ad un altro gruppo era stato somministrato un farmaco placebo. Infine, ad un terzo gruppo, non era stato somministrato alcun farmaco. L’analisi dei tre gruppi ha fatto emergere che, alla fine dei 12 mesi, il gruppo sottoposto ad aspirina era stato esposto al 43 per cento di rischio maggiore di incorrere in possibili emorragie interne e solo nell’11 per cento in meno di poter sviluppare una problematica di tipo cardiovascolare.

In pratica, in una persona su 200 del gruppo esposto ad una dose giornaliera di aspirina si erano manifestati gravi episodi di emorragia interna.

L’assunzione di aspirina nella prevenzione di problematiche cardiovascolari

Secondo i ricercatori i risultati dello studio indicano che non esistono prove, casisticamente accettabili, per consigliare l’assunzione di aspirina giornaliera per prevenire ictus, possibili attacchi di cuore ed eventi fatali per i pazienti affetti da problemi organici di natura cardiovascolare.

Sebbene l’assunzione dell’aspirina, in presenza di patologie cardiovascolari, possa intervenire riducendo i rischi in questi pazienti, gli effettivi benefici restano comunque associati a forti rischi di emorragie interne. Secondo i ricercatori, la decisione di intraprendere una terapia con questo farmaco di tipo continuativo deve essere il risultato di adeguate e consapevoli considerazioni, analizzate caso per caso, da parte dello specialista. Sarà cura del medico, inoltre, informare il paziente dei possibili rischi e dei piccoli benefici legati alla sua assunzione.