Prezzi dei farmaci generici aumentati fino al 1000 per cento. Sarebbero più di cento i prodotti coinvolti nell’inchiesta tra i quali alcuni molti importanti impiegati nella cura del cancro, dell’HIV, del diabete, di patologie legate all’asma, del colesterolo, ma anche farmaci antibiotici e antidepressivi. In relazione a quanto scoperto dalle indagini condotte sul caso, più di 40 Stati Usa hanno denunciato le aziende farmaceutiche coinvolte nello scandalo. Secondo il procuratore del Connecticut si tratta di uno dei più gravi e vergognosi casi di associazione atti a far lievitare il prezzo dei farmaci in modo esponenziale ai danni del settore sanitario.

Le aziende coinvolte nello scandalo del prezzo dei farmaci

‘Complotto illegale tra le case farmaceutiche per gonfiare i prezzi dei farmaci generici’: queste le parole del procuratore generale Gurbir Grewal del New Jersey. Venti sarebbero le aziende del settore, tra le quali le multinazionali Pfizer, Teva e Novartis che avrebbero cospirato, attraverso accordi segreti e illegali, l’aumento dei prezzi di molti farmaci generici. Le azioni legali sono state mosse dalle autorità giudiziarie in seguito ad indagini nel settore durate cinque anni e che hanno determinato il coinvolgimento di numerose figure responsabili nel settore delle vendite e della determinazione dei prezzi tra il 2013 e il 2015.

Una delle società messe sotto accusa è uno dei più importanti produttori di farmaci generici al mondo. Si tratta della Teva Pharmaceuticals, che ha negato il suo diretto coinvolgimento alla frode ma che invece, secondo quanto stabilito dalle indagini, sarebbe proprio lei la maggiore azienda che nel periodo incriminato, avrebbe aumentato il prezzo su circa 400 prodotti di cui 112 generici.

Uno schema di aumenti di riferimento poi articolato e stabilito come un vero e proprio accordo tra le diverse aziende farmaceutiche interessate per far mantenere una ‘giusta quota’ sul mercato dei farmaci generici.

Frode multimiliardaria ai danni dei piani sanitari

Secondo quanto si legge sul New York Times, le figure coinvolte nella cospirazione erano al corrente dell’illegalità del meccanismo ed evitavano, strategicamente, di generare prove tangibili.

Gli incontri, per stringere accordi e regole da seguire avvenivano il più delle volte in luoghi privati e durante eventi di varia natura come feste e viaggi nei quali erano presenti solo i gruppi interessati. Secondo quanto prodotto dalle indagini la frode avrebbe influenzato l’economia nazionale per svariati miliardi di dollari. Piani sanitari di tipo statale e programmi rivolti all’assistenza medica sarebbero stati danneggiati dal meccanismo di aumenti incontrollati che giustificherebbe, in parte, gli alti costi della sanità e dei farmaci negli Usa.