Dopo il boom di casi di epatite colestatica segnalati negli ultimi mesi in seguito all'assunzione di integratori a base di curcuma, finalmente il Ministero della Salute ha comunicato che non vi è alcuna relazione tra di essi.

Rientra così il sospetto che le infiammazioni siano state causate dal ricorso a integratori a base di curcuma longa. A dichiararlo è stato il Comitato tecnico per la nutrizione e la sanità animale, il quale ha appurato che l'insorgenza dei casi di epatite non è dipesa dalla presenza di sostanze contaminanti aggiunte ai prodotti.

La causa dei 21 casi di epatite

Il Ministero della Salute ha aggiunto che le cause sarebbero da ricercare in una situazione clinica pregressa, ovvero in problemi di salute latenti al fegato delle persone che si sono ammalate, o ad una concomitante assunzione di farmaci.

Ricordiamo che tra i casi di danni epatici manifestatisi dopo l'utilizzo di integratori a base di curcuma longa, solo uno è collegato alla curcuma in polvere, e proprio per questo motivo dagli esperti non sono arrivati particolari raccomandazioni o divieti sull'utilizzo di questo prodotto.

Per precauzione, invece, il Ministero della Salute aveva proceduto con il ritiro dal mercato di numerosi prodotti a base di curcuma longa, in attesa dell'esito delle analisi.

Verso una nuova etichettatura dei prodotti

Una volta appurata la non correlazione tra il prodotto e i casi di epatite, il Ministero della Salute ha annunciato che avvierà una nuova etichettatura degli integratori alimentari, volta ad avvertire i consumatori sulla pericolosità dell'assunzione di integratori alla curcuma longa in presenza di determinati problemi epatici, come calcolosi delle vie biliari.

Al contempo è stato assicurato che "la situazione continuerà ad essere seguita con attenzione" per garantire la salute dei consumatori.

Lo zafferano delle Indie: qualche curiosità

Conosciuta anche con il nome di zafferano delle Indie, la curcuma è una pianta erbacea proveniente dall'Asia sud-orientale. Oltre ad essere utilizzata come spezia nella cucina del Medio Oriente per la preparazione dei piatti più classici, la medicina ayurvedica le attribuisce molte proprietà, tra le quali quelle antinfiammatorie per le ferite e una certa utilità in caso di scottature.

Inoltre le vengono riconosciute anche qualità antiossidanti e immunostimolanti.

Altro utilizzo della curcuma che in pochi conoscono è quello di colorante alimentare naturale e di tintura nell'industria tessile. In farmacopea si può trovare la curcuma longa sotto forma di estratti secchi titolati, estratti oleosi, tintura madre o estratti acquosi.