Si tratta di ricerca, quindi prima che il nuovo farmaco arrivi sul mercato ci vorrà del tempo. Ma dato l’allarme su scala mondiale dell’antibiotico-resistenza batterica, con il rischio di morire per una banale infezione come cento anni fa, la notizia pubblicata su Nature Chemical Biology è di sicuro interesse. In particolare, è stato isolato un nuovo antibiotico efficace sui ceppi di Stafilococco aureo. Parliamo di batteri che causano le maggiori infezioni al mondo e che sono diventati resistenti a quasi tutti gli antibiotici. Mac-545496, questa è la sigla della molecola, è stata l’unica attiva su 45.000 composti testati.

Agisce con un nuovo meccanismo che rende nuovamente vulnerabili i batteri antibiotico-resistenti.

Non convenzionale

A differenza degli altri antibiotici, che agiscono normalmente uccidendo i batteri, questa nuova molecola non interferisce con la vitalità del batterio ma ne va a bloccare il meccanismo che induce la resistenza agli antibiotici. In particolare, Mac-545496 è un inibitore di una proteina, GraR, una glicoproteina associata al fenomeno dell’antibiotico-resistenza. Bloccando questa proteina batterica, questo diventa molto vulnerabile al sistema immunitario e ai comuni antibiotici.

La molecola è stata selezionata da un ampio screening su circa 45.000 composti. È stato come trovare il classico ago nel pagliaio hanno dichiarato i ricercatori.

Tuttavia, siamo ancora ben lontani dall'applicazione clinica ma visto la minaccia del fenomeno antibiotico-resistenza questa è una notizia da prima pagina.

Lo studio è stato coordinato da M. Epand & Eric D. Brown della McMaster University, Hamilton, Ontario (Canada), e pubblicato su Nature Chemical Biology, primo nome Omar M.

El-Halfawy.

Methicillin-Resistant Staphylococcus Aureus (MRSA)

Le infezioni causate da ceppi di Stafilococco aureo antibiotico-resistenti comprendono ceppi che hanno sviluppato una resistenza agli antibiotici beta-lattamici, sia della classe delle penicilline (meticillina, dicloxacillina, nafcillina, oxacillina, ecc.) che delle cefalosporine.

Questi ceppi possono quindi essere sensibili (MSSA, Methicillin-susceptible Staphylococcus Aureus) o resistenti (MRSA, Methicillin-resistant Staphylococcus Aureus) alla meticillina. Farmaco usato nel contrasto di infezioni da batteri Gram positivi.

Le infezioni da MRSA sono attualmente quelle che causano il maggior numero di infezioni a livello mondiale. Ma gli antibiotici per combatterli sono molecole vecchie di almeno 30 anni. E sempre più frequentemente risultano inefficaci. Basti pensare che le infezioni ospedaliere, quelle che contraggono i pazienti negli ospedali, sono responsabili di un elevato numero di decessi, conseguente proprio la resistenza agli antibiotici. Per dare una dimensione al problema, basti pensare che nel 2003 questi decessi erano circa 18.600, nel 2016 sono stati 49.300.

Più che raddoppiati in soli 13 anni. Secondo il Rapporto Osservasalute 2018, in Italia le morti per sepsi sono il 30% di tutti quelli registrati nei 28 Paesi UE.

La ricerca che ha permesso di selezionare il nuovo antibiotico, Mac-545496, in realtà è iniziata almeno 20 anni fa. In questi anni i ricercatori erano impegnati a chiarire il meccanismo della biosintesi degli acidi teicoici, una componente importante nella parete cellulare dei batteri Gram positivi (WTA, wall teichoic acids). L’obiettivo era quello di interferire in questa biosintesi per distruggere i batteri. Un meccanismo non ancora esplorato. Ma nel loro percorso si sono trovati a competere con la Merck che aveva fatto una ricerca simile, arrivando a selezionare composti molto potenti.

Allora i ricercatori della McMaster University hanno spostato il loro interesse su un nuovo target, il GraR dall'inglese “Response regulator protein”. E’ iniziato così uno screening esplorativo su circa 1600 molecole per identificare gli inibitori di GraG. In una fase successiva, sulla base dei dati e dell’esperienza fatta nella prima fase, si è ampliato lo screening su una piattaforma di circa 45.000 composti. Arrivando ad identificare Mac-545496, un inibitore di GraG molto potente.

Adesso non resta che attendere gli sviluppi di questa scoperta. Auspicando che si arrivi a disporre di una nuova generazione di antibatterici in grado di contrastare il devastante fenomeno dell'antibiotico-resistente.