L’apparecchio per i denti, o ortodontico, è una protesi o dispositivo medico utilizzato per riallineare i denti.

Per questo tipo di trattamento bisogna rivolgersi ad uno specialista in ortodonzia, ossia quella particolare branca dell’odontoiatria dedicata alla diagnostica, alla prevenzione e alla correzione del posizionamento e dello sviluppo dei denti oltre che del profilo facciale.

Quando bisogna mettere l’apparecchio per i denti

L’attività dell’ortodontista consiste proprio nell’applicazione degli apparecchi ortodontici per la correzione di denti sporgenti, accavallati o incrociati che possono generare una cattiva masticazione (malocclusione).

Dopo una visita preliminare, infatti, lo specialista potrà proporre un trattamento personalizzato, in base alle problematiche riscontrate, per riportare gradualmente i denti nella posizione corretta.

Generalmente, si fa ricorso alla visita di un ortodontista da bambini, non prima dei 12-14 anni in quanto bisogna attendere che spuntino tutti i denti definitivi. È inutile infatti intervenire su denti storti che sarebbero comunque destinati a cadere. Eccezioni sono possibili nel caso in cui il bambino presenti anomalie quali una crescita anomala della mandibola o denti che non combaciano. In questi casi un intervento è possibile anche tra i 7 e i 9 anni.

Interventi in età adulta possono comunque portare a buoni risultati, anche se potrebbero essere ottenuti in tempi più lunghi a causa della ridotta mobilità dei denti.

Potrebbe inoltre essere necessario, dopo aver tolto l’apparecchio, indossarne uno di contenzione durante la notte per mantenere i denti nella posizione raggiunta.

I diversi tipi di apparecchi per i denti

Gli apparecchi per i denti si suddividono essenzialmente in due tipi, fissi o mobili, ognuno dei quali più adatto a specifiche esigenze piuttosto che ad altre.

  • Apparecchio mobile. Può essere rimosso temporaneamente durante i pasti o durante attività sportive ed è particolarmente usato per i bambini che possono mal sopportare la presenza nella bocca di un elemento fisso. Può essere utilizzato sia per influenzare la crescita ossea della mandibola, oppure per spostare i denti senza agire sui muscoli o sull’osso. Si ricorre al suo utilizzo temporaneo (solitamente nelle ore notturne) anche per il mantenimento dei risultati raggiunti nei pazienti adulti. Deve essere pulito quotidianamente con uno spazzolino in quanto tende ad accumulare placca e batteri. La durata di un trattamento con apparecchio mobile è mediamente di due anni.
  • Apparecchio fisso. Viene bloccato direttamente alla bocca del paziente per mezzo di bande, bracket e altri dispositivi. Negli attacchi vengono inseriti di volta in volta fili di diametro, disegno e forma diversi, seguendo l’evoluzione dello spostamento dei denti verso la posizione corretta. Il trattamento può durare da pochi mesi fino a 2-3 anni, a seconda della correzione da apportare, durante i quali sarà fondamentale mantenere una perfetta igiene orale con l’uso di spazzolino e collutorio.

Per i pazienti adulti che più difficilmente, per motivi estetici, accettano di sottoporsi a trattamenti di ortodonzia, la soluzione può essere rappresentata dall’apparecchio invisibile:

  • Apparecchio invisibile. Al posto del tradizionale apparecchio metallico vengono utilizzati degli allineatori in materiale plastico trasparente costruiti sull’impronta di ogni singolo dente che viene così inglobato nella mascherina. Questa deve essere sostituita ogni 15 giorni affinché possa agire su quelli che devono essere spostati fino a quando avranno raggiunto la posizione corretta. Il trattamento può durare da 9 ai 18 mesi. ma non è adatto a pazienti affetti da parodontite, problemi mandibolari, carie.

La scelta dell’apparecchio per i denti, i pro e i contro dei vari tipi

Riallineare i denti, come abbiamo visto, è possibile a tutte le età e la scelta dell’apparecchio può rivelarsi alquanto difficoltosa senza il supporto di uno specialista.

Riepiloghiamo di seguito i pro e i contro di ogni tipo di apparecchio per i denti:

  • Apparecchio fisso. A favore, la possibilità di gestirlo autonomamente, la facilità di pulizia e il poterlo togliere in determinate occasioni. Svantaggi sono i tempi più lunghi per raggiungere il risultato, che può essere non soddisfacente in caso di una gestione non corretta. Nel caso dei bambini, è richiesta una particolare attenzione da parte dei genitori.
  • Apparecchio mobile. A suo vantaggio, un risultato più rapido e “preciso”, contro un aspetto estetico meno gradevole, la possibilità che, all’inizio del trattamento, possa provocare dolore e una più difficoltosa igiene orale quotidiana.
  • Apparecchio invisibile. La sua leggerezza lo rende più confortevole per i pazienti e più gradevole dal punto di vista estetico, ma non è adatto a pazienti affetti da parodontite, problemi mandibolari, carie.