La Giornata mondiale senza tabacco, celebrata oggi 31 maggio, è l'occasione per aggiornare la fotografia dei fumatori italiani. Secondo l'ultimo report pubblicato dall'Istituto Superiore di Sanità, la percentuale di italiani che fuma è di circa il 24%, rispetto al 2019 in cui era circa del 22%. Si tratta di 800 mila persone in più. Il lockdown ha causato isolamento sociale, ma anche convivenza familiare forzata. Stress e depressione sono aumentati. Ma anche nel periodo successivo sono rimaste le preoccupazioni sanitarie ed economiche e l'incertezza per il futuro.
Tutto ciò ha favorito l'aumento o la comparsa di comportamenti a rischio, tra cui l'abitudine al fumo.
Le categorie interessate
I fumatori sono aumentati sia tra gli uomini sia tra le donne. Secondo i dati usciti in occasione della Giornata senza tabacco del 2019, il numero delle donne fumatrici era invece in continua diminuzione. Si tratta di una situazione cui prestare attenzione, in quanto la donna può danneggiare anche il figlio se fuma durante la gravidanza o l'allattamento. Ulteriore novità 2022: è quasi triplicato il numero di coloro che fumano sigarette elettroniche e a tabacco riscaldato.
I dati sui giovani
La Società Italiana di Malattie Respiratorie Infantili ha lanciato uno specifico allarme in tal senso.
Molti giovani iniziano a fumare con la sigaretta elettronica. La sigaretta elettronica suscita maggiori simpatie tra i giovani, e viene percepita come meno tossica sia dai ragazzi sia dagli adulti. I problemi eventualmente prodotti da simili modalità di fumare sono però ancora poco conosciuti. Inoltre, l'abitudine al fumo in età precoce espone a maggiori rischi nell'arco della vita.
Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss, evidenzia come sia necessario partire proprio dai giovani in quanto categoria fortemente a rischio.
Il Ministero della Salute ricorda che i danni alla salute causati dal fumo sono molteplici. Apparato cardiocircolatorio, respiratorio e riproduttivo ne risentono in modo pesante. Il fumo è un fattore di rischio per il diabete e le malattie dell'occhio, ad esempio la retinopatia.
La gravità dei danni è correlata all'età di inizio, al numero di anni di fumo e di sigarette giornaliere e all'inalazione più o meno profonda del fumo.
Le manifestazioni previste
Grazie al miglioramento della situazione sanitaria, quest'anno diverse città organizzano manifestazioni in presenza per la Giornata senza tabacco. Punti informativi sulle modalità per smettere, spazi dedicati ai giovani, installazioni nelle piazze. Un'attenzione particolare è quest'anno dedicata all'ambiente. L'abbattimento di milioni di alberi, il consumo di acqua e l'emissione di CO2 nell'atmosfera sono dirette conseguenze dei processi di produzione e consumo di sigarette.
La speranza è che tutto il programma di sensibilizzazione realizzato sia occasione di riflessione per tutti. Con una indicazione chiara: smettere di fumare è un processo lungo. L'aiuto degli appositi Centri è fondamentale, e le ricadute non devono scoraggiare.