Il Consiglio dei ministri ha approvato nelle scorse ore il provvedimento che allenta gradualmente tutte le restrizioni adottate nel corso degli ultimi due anni contro il Coronavirus. Si va dallo stato di emergenza all'obbligo vaccinale, passando per le mascherine e il greenpass. Durante la conferenza stampa di presentazione del decreto, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato che è finalmente arrivato il momento di "riaprire l'economia" e limitare la didattica a distanza. Il premier ha poi ringraziato gli italiani "per la pazienza dimostrata in questi anni".

31 marzo: fine dello stato di emergenza

La principale novità è rappresentata senza dubbio dal termine dello stato di emergenza, confermato per il 31 marzo. La mancata proroga di questa condizione fa venir meno, a partire dal 1° aprile, sia il Comitato tecnico scientifico che la struttura commissariale guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo. Al loro posto, comunque, dovrebbe subentrare una unità operativa istituita presso il Ministero della difesa, che resterà in vigore fino a fine anno: nel 2023, infatti, tutte le funzioni in merito alla gestione del Covid ricadranno direttamente in capo al Ministero della salute.

Alla fine dello stato di emergenza si accompagneranno il ritorno alla capienza del 100% per strutture all'aperto, stadi e impianti sportivi (sia all'aperto che al chiuso) e la definitiva abrogazione del sistema dei colori.

Le attività di monitoraggio dei dati, comunque, proseguiranno ancora. Novità anche sul fronte delle quarantene: da aprile stesse regole per vaccinati e non, con tampone necessario solo in caso di sintomi.

Dal 1° maggio greenpass (quasi) archiviato

A partire da aprile, cadrà anche l'obbligo di super greenpass per i lavoratori over 50.

Per quanto riguarda il greenpass base, invece, non sarà più richiesto sui mezzi del trasporto pubblico locale e per entrare in uffici pubblici, banche, poste, negozi e tabaccai. Nessun obbligo di certificato nemmeno per mangiare nei ristoranti all'aperto, mentre al chiuso sarà ancora necessario esibire il greenpass rafforzato (tranne per i turisti stranieri, per i quali il governo ha previsto una deroga fortemente voluta dalla Lega in previsione della Pasqua).

Il 1° maggio l'obbligo di greenpass sarà praticamente abolito, con la sola eccezione delle visite nei reparti di degenza degli ospedali e nelle Rsa (per le quali servirà ancora il certificato rafforzato). Dalle mense ai cinema ai trasporti a lunga percorrenza passando per i luoghi di lavoro, il greenpass base sarà dunque necessario fino al 30 aprile. A maggio stop anche all'obbligo di indossare le mascherine nei luoghi al chiuso, scuola compresa.

Le altre misure fino al 31 dicembre

La road map tracciata dal governo prevede, inoltre, il graduale allentamento di alcune restrizioni fino alla fine dell'anno. Il 15 giugno cadrà l'obbligo di vaccinazione per gli over 50, per le forze dell'ordine e per il personale militare, penitenziario, scolastico e della pubblica amministrazione.

Rimarrà in piedi solo l'obbligo vaccinale per il personale sanitario e delle Rsa.

Il 30 giugno terminerà il regime semplificato dello smartworking nel settore privato: a partire da quella data, pertanto, non sarà più possibile ricorrere al "lavoro agile" se non tramite un accordo individuale tra lavoratore e datore. Il 31 dicembre, infine, cadrà pure l'obbligo vaccinale per il personale sanitario e delle Rsa, nonché l'obbligo di presentare la certificazione rafforzata per far visita ai ricoverati negli ospedali e nelle residenze sanitarie.