La scoperta della doppia elica del Dna, annunciata 70 anni fa, è stata una delle più grandi rivoluzioni scientifiche del XX secolo. Tuttavia, la storia di come questa scoperta epocale sia stata realizzata è segnata dall'esclusione di Rosalind Franklin, una scienziata pionieristica che ne fu parte fondamentale. Il Nobel per quella scoperta ando à James Watson, Francis Crick e Maurice Wilkins ma, secondo quanto dimostrato da due documenti inediti ritrovati nell'archivio della stessa Franklin nel Churchill College di Cambridge, proprio la scienziata meritava un posto tra i tre premiati.

I documenti ritrovati

Rosalind Franklin è l'autrice della cosiddetta "Foto 51", una delle prove fondamentali per identificare la struttura del Dna. Da due documenti riportati alla luce dallo zoologo Matthew Cobb, dell'Università britannica di Manchester, e lo storico della medicina Nathaniel Comfort, dell'americana Johns Hopkins University. emerge il contributo di Franklin alla scoperta. "Una lettera finora trascurata e un articolo mai pubblicato, entrambi del 1953, dimostrano che ha contribuito alla scoperta alla pari con i suoi colleghi", spiegano i due ricercatori in un articolo pubblicato sulla rivista Nature.

Franklin, la scienziata esclusa

Franklin era una ricercatrice di talento che utilizzava i raggi X per studiare la struttura del Dna.

In maniera indipendente, arrivò a comprendere come il Dna potesse codificare le proteine, un'intuizione cruciale, e capì che l'ordine delle basi in un filamento non influiva sulla struttura generale, permettendo infinite sequenze di basi. Queste idee geniali anticiparono e supportarono poi la soluzione della doppia elica proposta da Watson e Crick.

I dettagli che mancavano

Fino alla scoperta di questi nuovi documenti, Franklin era stata dipinta come una scienziata che non era riuscita a decifrare ciò che aveva invece fotografato. Risulta invece dalla lettera indirizzata a Crick e scritta da uno dei colleghi della ricercatrice e da un articolo, mai pubblicato, della giornalista Joan Bruce che aveva raccolto diverse dichiarazioni di Franklin, come la scienziata fosse "un membro alla pari del quartetto che trovò la doppia elica" e "una metà del gruppo che ha analizzato il problema scientifico, ha fatto i primi passi importanti verso una soluzione, ha fornito dati cruciali e verificato il risultato".

Esclusa dalla gloria

La storia della scoperta della doppia elica è emblematica di come pregiudizi di genere e giochi di potere abbiano spesso negato alle donne il merito che avrebbero meritato. La vicenda di Rosalind Franklin, scienziata pionieristica esclusa dall'impresa più importante della sua vita e privata della possibilità di conseguire il Nobel, ne è un monito cruciale. Si legge sull'articolo di Nature: "La storia della Franklin è fondamentale, perché è diventata un modello per le donne che si dedicano alla Scienza. L'autrice si è scontrata non solo con il sessismo di routine dell'epoca, ma anche con forme più subdole, radicate nella scienza, alcune delle quali sono presenti ancora oggi".

Il giusto riconoscimento

Il parziale riconoscimento del suo ruolo da parte di Watson e Crick in articoli successivi mostra che il suo contributo non poteva essere più nascosto. Franklin era alla pari con loro in un gruppo di quattro che ha portato alla più importante scoperta biologica del XX secolo. Se non le fosse stata fatta questa ingiustizia, avrebbe avuto il posto che le spettava nell'impresa e nella storia.