Dopoi brillanti risultati in chiave Champions League, l'Italia sorride anche nell'EuropaLeague, con Inter e Lazio che passano facilmente agliottavi di finale, conquistando un posto largamente ipotecato all'andata. Ilcammino nella minore competizione europea si conclude soltanto per il Napoli, che già ampiamente condannatodalla débacle interna della scorsa settimana contro il Victoria Plzen, nonaveva in pratica velleità di qualificazione. Vediamoun po' più da vicino gli avversari delle italiane.

L'Intertroverà il Tottenham, già due anni faindigesto alle milanesi in Champions, dove travolse prima i nerazzurri con unasonora quaterna nel girone di qualificazione ed eliminò successivamente ilMilan negli ottavi delle stessa competizione.

A legare il passato con il presentesono ancora il fenomenale Gareth Bale, giovane talento gallese che ha guidato gliHotspur alla vittoria con il Lione nel turno appena concluso, e Jermain Defoe, finoa questo momento il capocannoniere più prolifico degli inglesi in Europa.

Nelproprio campionato il Tottenham rispecchia la marcia dell'Inter, trovandosianch'esso impegnato nella lotta per il terzo posto, a conferma del buon momentodella compagine inglese. Per i nerazzurri sarà quindi una sfida da nonsottovalutare, sia per il passato da "vendicare" e il valore dell'avversaria, siaperché a questo punto, visto il distacco dalla Juventus in campionato e laforzata rinuncia a Milito, l'Europa League diventa necessariamente ilprincipale obiettivo stagionale.

Proseguonoinvece i viaggi in Germania per la Lazio che dopo aver superato il Borussia Mönchengladbachdovrà ora vedersela con lo Stoccardache ha avuto vita facile nei sedicesimi, superati a danno dei non irresistibiliucraini del Metalist.

I tedeschi guidati dal bomber bosniaco Ibìsevic zoppicanoin campionato, e dopo il buon sesto posto della passata stagione stazionanonelle parti medio basse della classifica, in posizione per il momentoabbastanza tranquilla ma ormai lontano da ambizioni di titolo o diqualificazione nell'Europa che conta.

Andare avanti significherebbe quindisalvare la stagione, e per questo motivo la Lazio dovrà prestare particolareattenzione nell'affrontare una compagine agguerrita e molto più pericolosa diquanto non dica la classifica della Bundesliga.

Senzacontare come, notoriamente, i club stranieri sembrino tenere in maggioreconsiderazione la competizione europea di quanto non facciano i nostriconnazionali, come dimostra il lungo digiuno nell'ex Coppa Uefa, competizione che dopo i fasti degli anni novanta nonvede trionfare una squadra italiana dal lontano 1999, anno del secondo successodel Parma.

Uncenno a parte, in conclusione, lo merita il Napoli, apparso più rinunciatarioche mai nel ritorno con i cechi del Victoria Plzen. Se da una parte ilrisultato dell'andata non lasciava grandi speranze, lasciare l'Europa con unadoppia sconfitta non era certo l'obiettivo di Mazzarri, a cui non basterà certola consolazione di potersi ora concentrare sul campionato.

Daquesta tornata europeo il calcio italiano esce comunque rigenerato, anche sebisogna ammettere la mediocrità degli avversari incontrati. Milan a parte, che dopo la magicaserata di San Siro avrà comunque un non facile ritorno a Barcellona, nessun'altrasquadra ha incontrato veri fenomeni.

Ilbello, insomma, deve ancora venire.