Nba playoff 2013: adesso si mette male per New York. Dopo il misero 1-1 ottenuto al Garden nelle prime due gare della serie con Indiana, la prima trasferta per Melo e compagni è stata disastrosa. I padroni di casa hanno battuto i Knicks 82-71, portandosi così avanti nella serie 2-1. Un match che ha visto i Pacers quasi sempre avanti, dall'inizio alla fine, senza che i newyorchesi potessero mai dare l'impressione di creare un qualche pericolo al quintetto guidato da Roy Hibbert. Se in questo momento c'è una favorita per la finale quella è Indiana.
Indiana vs New York 82-71 (2-1)
In gara-3 i Pacers mostrano i muscoli, confermando quanto di buono mostrato durante tutta la regular-season, che li ha incoronati come una delle più belle sorprese di quest'anno insieme a Memphis e Warriors.
Inutile nascondere come uno dei fattori più importanti la scorsa notte sia stato Roy Hibbert, top scorer della serata con 24 punti, a cui vanno aggiunti anche 12 rimbalzi. Tra le altre cose Roy ha chiuso l'incontro tirando con il 50% di realizzazione (9/18).
L'altro fattore di gara-3 è stato il tiro da tre punti, che ha visto come unica protagonista Indiana, che ha tirato 33 volte dall'arco lungo (contro le undici degli ospiti), realizzando in totale 30 punti, metà dei quali sono stati messi a referto da George Hill, andato a referto soltanto grazie alle bombe. Sempre dalla linea dei tre punti prezioso l'apporto di Lance Stephenson (2/5).
Serata da dimenticare in fretta invece per Carmelo Anthony, l'unico dei suoi ad andare in doppia cifra (21), ma con una percentuale al tiro (6/16) non proprio esaltante.
Oltre ai punti, ai Knicks sono mancati anche i rimbalzi offensivi (10 contro i 18 di Indiana), altro fattore decisivo di gara-3. Se New York vorrà raggiungere la finale di Conference dovrà per forza di cose cominciare a capire che Indiana non è una squadra che si trova lì per caso.
Golden State vs San Antonio 97-87 ot (2-2)
Tutto da rifare per San Antonio, che non riesce a scrollarsi di dosso i Warriors, capaci di riportare la serie in parità dopo aver sbandato pericolosamente nella precedente gara-3. A vestire i panni del fenomeno è ancora una volta Stephen Curry (5/10 da tre), sebbene non sia il top scorer dei suoi, riconoscimento che va invece a Barnes, salito fino alla quota di 26 punti.
Non si può non sottolineare anche la prova a rimbalzo di Bogut, che ha catturato nell'arco della partita 18 palloni sotto canestro. Agli Spurs (3-13 il parziale nel decisivo overtime) non sono bastati i 21 punti dalla panchina di Ginobili e la doppia-doppia di Tim Duncan (19 punti e 15 rimbalzi).