Gareth Bale vuole il Real Madrid, il Real vuole Bale. Sembra tutto semplice, invece non lo è. Perché in causa c'è anche una terza parte, il Tottenham, e gli inglesi al momento alzano la barriera, o per meglio dire l'asticella. Bale non è in vendita, punto. Neanche se ti chiami Florentino Perez e offri 93 milioni di euro, cifra rivelata dal tabloid britannico Sun stamani, ripresa poi da tutti gli altri quotidiani sportivi d'Inghilterra ed esteri, compresi i nostri. Follia o meno, gli Spurs non sono disposti, almeno al momento, a privarsi del campione gallese.

Rischia quindi di trasformarsi in una prigione dorata il White Harte Lane per Gareth Bale, con il Real Madrid per la prima volta respinto da un club inglese, il Tottenham, che con tutto il rispetto che possiamo avere nei suoi confronti non occupa le primissime posizioni nella graduatoria di top club della Premier League, dove invece siedono squadre come Manchester United, Chelsea, Arsenal e City.

Le ultime notizie vogliono un Gareth Bale letteralmente furioso contro il presidente del Tottenham, Levy, colpevole di aver alzato le spallucce difronte ad una proposta monstre come quella del Real Madrid per il suo cartellino, che ricordiamo si aggira intorno ai 93 milioni di euro, cifra che si avvicina ai 96 milioni pagati sempre dal club della capitale spagnola qualche estate fa per avere il fuoriclasse Cristiano Ronaldo dal Manchester United.

Allora Sir Alex Ferguson non si oppose di certo alla volontà sia del calciatore che della società avversaria.

Capitolo diverso invece per Gareth Bale, nonostante l'offerta da oltre novanta milioni presentata dal Real Madrid. Lo stesso calciatore gallese avrebbe ricordato al presidente degli Spurs Levy la promessa fatta da quest'ultimo qualche mese fa, quando Bale ricevette la garanzia di essere lasciato libero qualora la squadra non avesse raggiunto le prime quattro posizioni della Premier League e si fosse presentato un club con una proposta importante.