La gioia di tornare in prima fila, dopo anni di astinenza a bordo di una Ferrari si è tramutata in un incuboper Kimi Raikkonen, alla partenza del Gran Premio d'Italia. Lo chiamano "Iceman", l'uomo di ghiaccio, ma forse anche lui ha pagato una certa emozione nell'essere lì, a pochi secondi dal via, in seconda posizione sulla griglia di partenza, dinanzi al pubblico di casa. E proprio come il ghiaccio, Raikkonen si è sciolto al sole di Monza e di fronte al calore del pubblico ferrarista: problemi con lo stacco di frizione, al semaforo verde la sua monoposto numero 7 si pianta sulla casella di partenza e viene sfilata da tutto il gruppo: in particolar modo dal compagno di squadra Vettel, che giungerà secondo al traguardo alle spalle dell'imprendibile Hamilton.

Una grande rimonta, quella del campione finlandese, che lo porterà a tagliare il traguardo in quinta posizione, ma che non risparmierà polemiche e "scambi di vedute" tra lui e Maurizio Arrivabene, team principal del "cavallino rampante".

Dopo la ritrovata serenità, torna una certa "frizione" tra Raikkonen e Arrivabene

Eh sì, quella maledetta frizione ha creato un bel po' di "frizione" tra il pilota e il team manager. Le parole al miele di Arrivabene dei giorni scorsi nei confronti di Raikkonen, definito "campione vero" dopo il rinnovo del contratto, sono volate via e hanno lasciato spazio ad una certa durezza e ad un confronto serrato che rischia di minare nuovamente il rapporto tra il campione del mondo 2007 e la Ferrari.

Al termine della gara, Raikkonen ha spiegato di aver seguito la solita procedura di partenza, ma "qualcosa non ha funzionato" attribuendo, di fatto, le colpe del blocco della monoposto ad un guasto. Maurizio Arrivabene, però, non ci sta e punta l'indice contro il suo pilota, dicendo senza mezzi termini: "ha pasticciato con le dita sulla frizione", chiamando a supporto delle sue affermazioni le immagini televisive che mostravano il pilota finlandese in evidente difficoltà sulla griglia di partenza.

A caldo, anche il presidente Ferrari, Sergio Marchionne, non ha difeso Raikkonen, sorridendo per ilpodio di Vettel,ma rammaricandosi perché "l'altro pilota non c'era". In un secondo momento, tramite un comunicato ufficiale, Marchionne ha provato a stemperare la tensione, ricordando come il finlandese sia un grande pilota e sottolineando la grande rimonta effettuata dopo la pessima partenza.

Insomma, questo errore o guasto al via del Gran Premio d'Italia, mette di nuovo sotto pressione "Iceman" e chissà che, nonostante un recentissimo rinnovo di contratto, non finisca ancora sotto esame per guadagnarsi la conferma in Ferrari nella prossima stagione.