Al Giro d’Italia 2017 bisognerà aspettare ben poco per vedere entrare la corsa nel vivo. Già al quarto giorno i corridori dovranno affrontare una tappa di montagna con un difficile arrivo in salita. Saremo in Sicilia, a casa Nibali, per pedalare una tappa con ben due lunghe ascese. Nella fase centrale si scalerà la Portella Femminamorta, mentre la battaglia finale tra i big della classifica avverrà sulla salita dell’Etna, fino ai 1892 metri di altitudine del Rifugio Sapienza.
Giro d’Italia, subito le grandi salite
Dopo i primi tre giorni in Sardegna il Giro d’Italia 2017 inizierà subito la sua sequenza di grandi salite.
La quarta tappa, in programma martedì 9 maggio, scalerà una delle montagne più dure e classiche del Sud d’Italia, l’Etna dal versante di Nicolosi. La giornata inizierà da Cefalù, da dove i corridori partiranno per i circa 180 chilometri del percorso. Dopo una sessantina di chilometri si comincerà a salire verso la Portella di Femmina Morta. È una salita lunghissima, più di30 chilometri, ma dalle pendenze pedalabili: la media non arriva al 5%. In vetta i corridori saranno a metà tappa.
Ci saranno ancora da pedalare una lunga discesa e alcuni saliscendi prima di arrivare a Nicolosi, base della scalata all’Etna. Il versante sarà lo stesso della tappa vinta da Alberto Contador nel 2011, ma passando da un’altra strada, la più irregolare via Catania.
Ormai in vista dell’arrivo la strada si ricongiungerà a quella proveniente dall’altro versante di Zafferana Etnea. La conclusione è la stessa del 2011, con il traguardo piazzato al Rifugio Sapienza. La salita finale è di circa 18 km con una pendenza media del 7%.
Sarà una tappa più difficile e selettiva di quelle che solitamente si vedono nelle fasi iniziali delle grandi corse a tappe.
Per questo sarà importante arrivare ad inizio Giro con una condizione già ottima per chi punterà alla maglia rosa finale, anche perché sul finire della prima settimana la corsa proporrà un altro test molto duro, l’arrivo sul Blockhaus.