Ci sarà anche Daniel Martin tra i tanti outsider che proveranno ad inserirsi nella corsa alla maglia gialla del Tour de France. Il corridore irlandese della Quickstep Floors è più che convinto di poter fare meglio dello scorso anno, quando concluse al nono posto a circa sette minuti da Chris Froome. Martin ha spiegato in maniera molto colorita di aver imparato dall’esperienza di un anno fa, quando per la prima volta si avvicinò al Tour pensando alla classifica generale, e di avere ben chiari gli errori che stavolta non dovrà commettere.
Martin: 'Ho imparato dall’anno scorso'
Daniel Martin sarà l’uomo di classifica per la Quickstep Floors al Tour de France. Il corridore irlandese sarà alla sua quinta partecipazione alla Grande Boucle, in cui ha conquistato una tappa nel 2013. Ma nonostante i trent’anni e i quattro Tour già portati a termine, per Martin sarà come una prima volta. Il capitano della Quickstep inizierà stavolta con il chiaro intento di fare classifica, lasciando in sott’ordine le tappe. Anche lo scorso anno aveva iniziato con questo proposito, ma l’inesperienza lo aveva portato a commettere degli errori tattici, disperdendo troppe energie. 'L’anno scorso ho fatto un Tour de France da idioti - ha dichiarato senza mezzi termini Daniel Martin a Cyclingweekly -.
Ho fatto degli errori, ma ho imparato molto. Era la prima volta che volevo fare classifica al Tour. Ho capito quanto sia diverso rispetto alla Vuelta e come sia necessario correre in modo diverso'.
Una squadra da pianura
Martin arriva al Tour sull’onda di una primavera di grande regolarità e costanza, con i podi alla Parigi-Nizza, alla Freccia e alla Liegi e quello recente al Delfinato.
Risultati che dicono della consistenza raggiunta dal corridore irlandese e lo fanno avvicinare al Tour de France con grandi aspettative. 'Al Delfinato ho battuto alcuni dei grandi favoriti del Tour de France. Credo che tutti correranno per vincere quindi perché non andare e provare a vedere cosa succede?' ha dichiarato il capitano della Quickstep, che si è detto convinto di avere anche la squadra giusta per le sue caratteristiche.
L'irlandese non avrà al suo fianco grandi scalatori, ma tanti altri big per puntare ai traguardi parziali, come Kittel e Gilbert, e corridori adatti a lavorare per loro. Per Daniel Martin questo non rappresenta un problema, anzi: 'Per me la cosa più importante è restare in sicurezza nelle tappe pianeggianti - ha spiegato -. Con questo gruppo di ragazzi ho una protezione straordinaria per quello che è il mio punto debole'.