La caduta di Gianni Moscon durante la cronosquadre d’apertura della Tirreno Adriatico è uno degli episodi che è rimasto maggiormente impresso nella mente degli appassionati di Ciclismo in questa prima metà di 2017. Il giovane corridore della Sky volò a sessanta all’ora dopo il cedimento improvviso della ruota a razze anteriore. Ora, quasi tre mesi dopo quel pericoloso incidente, l’azienda che fornisce le ruote alla squadra britannica ha annunciato di aver concluso un’indagine per evidenziare i motivi di quella rottura.

Colpa dello pneumatico sbagliato

Era l’8 marzo scorso quando la Tirreno prese il via da Lido di Camaiore con una cronosquadre. Il Team Sky era tra le favorite per i piazzamenti sul podio, ma la prova della squadra britannica fu sfortunatissima. Gianni Moscon cadde rovinosamente a metà della crono per la rottura della ruota a razze anteriore, ed anche altri corridori della Sky ebbero dei problemi con le loro ruote e furono costretti ad una sosta.

La squadra britannica concluse la prova nelle retrovie, a quasi due minuti dalla vittoriosa BMC, compromettendo irrimediabilmente le chance di classifica generale di Geraint Thomas, vincitore poi il giorno dopo a Pomarance. Le immagini del volo di Moscon destarono grande impressione e scalpore, sia per la spettacolarità dell’incidente che per l’eccezionalità del cedimento della ruota.

Dopo quasi tre mesi da quell’episodio la PRO, l’azienda controllata da Shimano che fornisce le ruote al Team Sky, ha annunciato di aver capito i motivi di quella rottura dopo una lunga indagine. La colpa è ricaduta sulla squadra, rea di aver montato uno pneumatico dalla sezione troppo stretta.

PRO: ‘Le ruote sono sicure’

PRO ha condotto un’indagine in questi tre mesi per ricostruire quanto successo alla ruota di Gianni Moscon, e per arrivare alla conclusione che i propri materiali sono sicuri.

“Abbiamo replicato le circostanze dell’incidente per esaminare le severe norme di sicurezza. I corridori e la loro sicurezza restano la nostra priorità” ha annunciato PRO in un comunicato ufficiale. “L’indagine ha concluso che la ruota a 3 razze è completamente sicura. L’incidente è avvenuto perché il corridore è passato in una sconnessione ad altissima velocità con uno pneumatico che non soddisfa la larghezza minima consigliata da PRO”. L’azienda ha anche aggiunto che la sezione minima consigliata per questo tipo di ruota è di 24 millimetri.