La cronometro individuale della quarta tappa ha dato un volto nuovo alla classifica generale del Giro dei Paesi Baschi. Come era previsto Primoz Roglic ha dato una spallata agli avversari, approfittando della netta superiorità in questa disciplina. Su un percorso velocissimo, pianeggiante e con poche curve, il vice campione del mondo della specialità ha conquistato la vittoria di tappa e la testa della classifica generale, con il solo Julian Alaphilippe che è riuscito a contenere il passivo in termini almeno teoricamente ribaltabili.

La lunga attesa di Bevin

La quarta tappa del Giro dei Paesi Baschi era una cronometro di 19 chilometri con partenza ed arrivo a Lodosa. Il percorso si è rivelato da specialisti veri, con lunghi rettilinei pianeggianti da spingere a fondo che hanno lanciato la media dei migliori sul filo dei 52 orari. Tra i primi a partire è stato il neozelandese Patrick Bevin. Il corridore della BMC è passato all’intermedio in netto ritardo rispetto al francese Remi Cavagna, l’ennesimo giovane talento della Quickstep. Nella seconda parte però il transalpino è sparito completamente dalle posizioni nobili della classifica, arrivando a più di un minuto di distacco.

Bevin ha così fatto segnare il miglior tempo davanti a Kiryienka e Castroviejo, per aspettare poi un paio d’ore prima della partenza dei migliori e del favorito Primoz Roglic.

Roglic fa il vuoto

Roglic ha subito fatto capire di poter guadagnare moltissimo sugli avversari grazie al percorso da oltre 50 all’ora, adatto alle sue doti di passista e alla sua eccellente condizione.

Con un campo di rivali per la classifica generale composto solo da scalatori, Roglic ha sbaragliato la concorrenza scavando un solco forse incolmabile e rendendo questa tappa il momento chiave del Giro dei Paesi Baschi. Lo sloveno ha spinto con grande efficacia un lungo rapporto senza flessioni lungo tutto il percorso, abbassando di nove secondi il tempo segnato da Bevin.

Tra gli altri corridori di classifica si è ben difeso Julian Alaphilippe a 42’’, ed è risalito Bauke Mollema, oggi a 43’’.

Tutti gli altri hanno pagato pesantemente questo percorso da alte velocità: Landa ha perso 1’16’’, Quintana 1’18’’, Uran 1’34’’ e Bardet 1’40’’. La classifica generale è stata così completamente ridisegnata con Roglic saldamente leader, Alaphilippe a 34’’ e Mollema a 1’33’’. Al termine mancano ancora due tappe, compreso l’arrivo in salita di Arrate, ma con questi vantaggi e questa condizione Roglic sembra aver messo le mani sulla vittoria finale.
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