La Liegi Bastogne Liegi 2019, in programma domenica 28 aprile, rimescola completamente le carte. ASO, la società organizzatrice, ha deciso di modificare drasticamente il percorso cancellando quelle che negli anni scorsi erano le ultime salite della corsa, il Saint Nicolas e lo strappo finale verso il traguardo di Ans.

Le novità dovrebbero servire, nelle intenzioni degli organizzatori, a vivacizzare la corsa senza dover attendere gli ultimissimi chilometri per vedere delle azioni importanti, seguendo quanto fatto già dai colleghi dell’Amstel Gold Race.

Il favorito numero uno è Julian Alaphilippe, ma il francese dovrà guardarsi da una Astana agguerritissima capitanata da quello che si sta rivelando il suo avversario classico in questa primavera, Fuglsang, e da tanti altri campioni come Valverde e Nibali.

Liegi, la Redoute può tornare importante

La Doyenne, la più antica tra le grandi classiche, è un’andata e ritorno tra Liegi e Bastogne su e giù per le colline della Vallonia, con salite anche di 3 o 4 chilometri.

Il viaggio di andata è la parte più semplice, mentre quello di ritorno è più lungo, difficile e articolato, deviando qua e là per andare a cercare la varie salite. Il primo passaggio simbolico è la spettacolare Cote de Saint Roch, ancora però nelle fasi centrali della corsa e ininfluente ai fini del risultato.

Ad un centinaio di chilometri dal traguardo inizia la parte più movimentata della corsa, con la sequenza Wanne, Stockeu, Haute Levèe e Rosier, quattro ascese che cominciano a creare una prima selezione.

Dopo aver superato anche il col du Maquisard la Liegi potrebbe infiammarsi sulla Redoute, la salita che decideva la corsa fino agli anni ottanta per poi essere messa in secondo piano. Con questo nuovo percorso la Redoute potrebbe tornare molto importante e proporre delle azioni significative. Lo scollinamento è a 37 km dall’arrivo, con ancora la cote de Forges da scalare e l’ultima difficoltà sulla Roche aux Facons.

Questa salita presenta una prima rampa di poco più di un chilometro al 10%, quindi una breve discesa e un’altra parte di salita molto impegnativa da scollinare a 12 km dal traguardo.

Da qui sarà falsopiano e discesa fino agli ultimi 3 km pianeggianti per arrivare al traguardo di Liegi. Questa parte finale decisamente più facile alla vecchia versione con il Saint Nicolas potrebbe consentire ad alcuni corridori veloci di riportarsi sulla testa della corsa rimescolando le carte ed aprendo a nuovi scenari tattici.

Alaphilippe da favorito

Il principale favorito di questa Liegi Bastogne Liegi è Julian Alaphilippe, già plurivincitore in questa primavera di classiche e sacrificato un anno fa al gioco di squadra della allora Quickstep che andò a favorire il successo di Jungels, stavolta assente.

Il francese è atteso all’attacco sulle ultime salite, sorretto da una squadra super che conta anche su Gilbert e Mas. Il rivale principale sembra essere anche qui Jakob Fuglsang, per un’ultima puntata della sfida diretta che va avanti dalla Strade Bianche. Anche il danese avrà una Astana molto forte, con Lutsenko, Sanchez e i fratelli Izagirre che potrebbero infiammare la corsa per favorire poi un suo attacco. Non bisogna dimenticare Valverde: l’iridato non è andato bene ad Amstel e Freccia, ma la Liegi è la "sua" corsa e potrebbe ritrovare qui le sensazioni giuste per andare a caccia della quinta vittoria da record che lo porterebbe a raggiungere addirittura Eddy Merckx.

Gli altri nomi forti sono quelli di Michal Kwiatkowski, Adam Yates, Romain Bardet e del nostro Vincenzo Nibali, apparso in buona forma al Tour of the Alps.

Il finale pianeggiante potrebbe rimettere in gioco anche corridori veloci, su tutti Michael Matthews, al cui fianco ci sarà anche Tom Dumoulin, ma può offrire qualche chance anche a Greg Van Avermaet. Infine tra gli outsider segnaliamo Woods, Bettiol, Schachmann, Kreuziger, Wellens, Daniel Martin e Diego Ulissi.

La Liegi Bastogne Liegi sarà trasmessa in diretta tv domenica 28 aprile sia da Rai Sport che da Eurosport a partire dalle ore 14.