Domani, 30 luglio, torna 'Quelli della Luna', terza di quattro puntate in cui Giampiero Mughini parla di grandi campioni dello sport, fuoriclasse assoluti, ma anche personaggi controversi e meteore. Un programma ideato in occasione dei 50 anni dallo sbarco sulla Luna in cui il noto giornalista nel ricordare un evento straordinario ripercorre parabole sportive e di vita eccezionali. Tra i protagonisti della puntata tre autentici 'Dei' dello sport: Diego Maradona, Ayrton Senna e Roger Federer. Appuntamento su Rete 4 a partire dalle ore 21.30.

Roger Federer, il Lunare e la Luna Piena

La narrazione di Mughini viene divisa in quattro categorie. Ci sono i Lunari, autori di imprese assolutamente extraterrestri, i Lunatici che hanno alternato successi ad insuccessi, le Lune Piene sempre al top nello sport e nella vita e le Lune Nere, sportivi che si sono eclissati all'improvviso per diversi motivi. Roger Federer è un Lunare, capace davvero di imprese ai limiti del possibile come il recordo assoluto di Slam e di vittorie a Wimbledon. Un campione che è ancora oggi una Luna Piena e l'ultimo Wimbledon in cui è andato vicinissimo al successo sulla soglia dei 38 anni lo dimostra: fuoriclasse dalla condotta assolutamente perfetta anche al di là del campo da Tennis, monumento di serietà e professionalità.

Diego Maradona, al contrario, è un lunatico: insieme a Pelé è probabilmente il calciatore più forte di sempre, ma le vicende extracalcistiche ne hanno sicuramente offuscato il mito: resta però un mago del pallone, capace di numeri davvero ai confini della realtà. Difficile scegliere una categoria per Ayrton Senna: pilota capace di gare extraterrestri pur in presenza di campioni assoluti del volante come Alain Prost e Nelson Piquet e di un guerriero come Nigel Mansell.

La tragica morte ad Imola, purtroppo, ne ha fermato la carriera in un momento in cui avrebbe potuto ancora realizzare ulteriori imprese.

Le Lune Nere

Due certamente le Lune Nere di domani sera: il primo è Ben Jonhson, il velocista canadese esploso improvvisamente alla fine degli anni '80 in cui polverizzò il record dei 100 metri, salvo poi scoprire che non c'era nulla di vero nelle sue conquiste sportive.

Johnson è l'occasione di parlare dell'uso di sostanze dopanti nell'atletica e nello sport in generale. Ma anche l'attaccante brasiliano Adriano, doti straordinarie da fuoriclasse dimostrate ampiamente con la maglia dell'Inter e, a tratti, anche con la nazionale brasiliana, ed una carriera rovinata dalle sue sciagurate bravate fuori dal campo.

Si parla anche di Messi, Buffon, Zidane e Gullit

Al di là di queste figure incredibili che vi abbiamo appena descritto, la puntata scorre con altri campioni che saranno ricordati nel tempo e negli anni a venire. Maradona è anche occasione di parlare di Leo Messi, il suo erede: giocatore che, certamente, rientra oggi tra i più grandi di sempre e che continua con la maglia del Barcellona a scrivere e riscrivere la sua storia e quella del club blaugrana.

E poi, ancora, l'eterno Gigi Buffon e l'alfiere francese Zinedine Zidane, due campioni del mondo ed il secondo che ha scritto pagine importanti del calcio europeo anche da allenatore. Infine Ruud Gullit, il 'tulipano nero' del Milan: alle sue prodezze ed a quelle dei connazionali Van Basten e Rijkaard sono legati i momenti forse più straordinari della lunga storia del club rossonero.