I 'fab 3' contro tutti, sembra proprio questo il destino attuale del Tennis mondiale in cui a dominare sono ancora Novak Djokovic, Roger Federer e Rafa Nadal. I primi due sono attualmente impegnati con gli Open di Cincinnati, lo spagnolo ha appena vinto il Masters 1000 di Montreal. Si ritroveranno tutti insieme ai US Open che prenderanno il via il prossimo 26 agosto, quarto ed ultimo Slam del 2019.

Nei precedenti tre, Djokovic si è preso gli Australian Open e Wimbledon, quest'ultimo dopo un'epica finale contro Federer. Nadal ha trionfato per la 12esima volta al Roland Garros. Per gli altri ci sono sono le briciole con una NextGen che stenta ancora a decollare e lascia intuire che, nel momento in cui la 'sacra triade' lascerà il tennis giocato, ci sarà molto più equilibrio, un pò quello che avviene in campo femminile. Intervistato a Cincinnati, Djokovic è consapevole che in questo momento il suo dominio e quello dei due illustri colleghi è incontrastato, ma la legge del tempo vuole che prima o poi scendano dal trono.

'Il momento arriverà, spero non troppo presto'

Per il momento, però, Novak Djokovic preferisce concentrarsi sul torneo a Cincinnati, guardando ovviamente ai US Open. La domanda dei cronisti è quasi di rito, riguarda qualcuno che potrebbe riuscire a spodestare lui, Rafa e Roger. "Certamente qualcuno prima o poi ci riuscirà - dice il serbo - e quel momento arriverà, ma speriamo che non arrivi troppo presto". Nole in effetti ha altri record da inseguire, quello di Slam vinti detenuto da Federer così come quello del 'regno più lungo', realativo alla leadership in vetta al ranking Atp che appartiene sempre al fuoriclasse elvetico. Lui ha sempre dichiarato di non farne un'ossessione e di proseguire a giocare a tennis perché riesce ancora a divertirsi, ma certamente questi traguardi sono uno stimolo ulteriore.

'Giochiamo ancora al meglio nei tornei che contano'

Per Djokovic, comunque, il loro attuale dominio non ha un segreto. "Semplicemente giochiamo ancora al meglio nei tornei che contano". Uno sguardo alla NextGen: "Ci sono ragazzi molto alti dai servizi potenti, guardate Reilly Opelka ad esempio, non avrei mai pensato di vedere un giocatore più alto di John Isner". Ma chi potrebbero essere i nuovi leader del tennis nei prossimi anni? Per Nole c'è un giovane collega su tutti: "Dominic Thiem è ormai nel circuito da diversi anni, tra i giovani è il più maturo ed ha esperienza nelle finali Slam. Lo vedo come un futuro leader di questo sport". Parole al miele anche per Daniil Medvedev. "Il servizio ed il rovescio sono le sue armi migliori, inoltre si muove anche molto bene e lo vedo migliorato a livello mentale".