Appena tre mesi dopo il terribile incidente che sembrava poter mettere fine alla sua carriera, Chris Froome sta vedendo la luce in fondo al tunnel. Il campione del Team Ineos è risalito in bicicletta da un paio di settimane con grande cautela, sorprendendo tutti per questo recupero che ha del prodigioso. Froome ha già ben chiaro in mente il piano per la prossima stagione che lo porterà all’assalto del quinto Tour de France da record con una determinazione rinnovata ed anche al sogno dell’oro olimpico con un doppio appuntamento tra strada e crono.
Froome: ‘Una finestra di cinque minuti di cui non ricordo nulla’
Era il 12 giugno scorso quando Chris Froome rischiò la vita cadendo rovinosamente mentre effettuava la ricognizione della tappa a cronometro del Giro del Delfinato che avrebbe affrontato qualche ora più tardi. Il quattro volte vincitore del Tour de France riportò fratture alle vertebre, ad un femore, alle costole, all’anca e ad un gomito. Da allora il campione della Ineos ha fatto passi da gigante sulla via del recupero, bruciando le tappe e tornando già a pedalare, seppure con grande prudenza e in maniera molto leggera.
In un’intervista al Telegraph, Froome è tornato a parlare dell’incidente, confermando di non ricordare nulla di quei momenti.
“Probabilmente c’è una finestra di cinque minuti di cui non ricordo nulla. Apparentemente dopo un tratto di discesa abbiamo attraversato una città. Non ricordo, ma è stato in quella città, quando c’era un lungo rettilineo leggermente in discesa che è successo” ha dichiarato il vincitore del Giro 2018.
In questi tre mesi Froome ha fatto progressi enormi rispetto ai dubbi che circolavano sulle possibilità di un suo ritorno alle corse, tanto da poter già pensare ad un primo passo verso il rientro.
Se non ci saranno problemi il corridore britannico parteciperà infatti al Criterium di Saitama, una gara esibizione organizzata in Giappone dalla ASO, la società che gestisce anche il Tour de France. “Sarebbe bello poter fare alcuni di quegli eventi post stagionali che faccio di solito in bassa stagione, solo per tornare di nuovo sulla scena dei professionisti.
Sarebbe bello fare qualcosa prima di febbraio” ha dichiarato Froome. La notizia della sua presenza alla gara di Saitama del prossimo 27 ottobre è stata poi confermata dalla ASO.
Quinto Tour e Olimpiadi
La corsa giapponese servirà a Froome per riassaporare il gusto di sentirsi un corridore, ma i veri obiettivi agonistici sono puntati sul 2020 e sono già ben chiari. A conferma di una ripresa già molto solida il campione britannico ha fissato l’asticella molto in alto, sulla quinta vittoria al Tour de France e su un doppio oro alle Olimpiadi.
“Sono grato di essere sulla via della ripresa, sono grato di essere in grado di recuperare, ora ho intenzione di dare tutto” ha promesso il campione della Ineos dicendosi pronto ad una sfida più impegnativa che mai.
“Tutti ora vanno in quota, fanno gli stessi tipi di allenamenti, hanno gli stessi piani nutrizionali andando ai grandi giri, le differenze sono molto marginali. Dovrò allenarmi più duramente di quanto mi sia mai allenato. Un quinto titolo al Tour de France è di per sé molto difficile, ma ottenerlo dopo quello che è stato potenzialmente un addio alla carriera sarebbe ancora più grande. Tante persone hanno pensato che ero finito e questi mi stimola” ha dichiarato Froome, che pensa già anche all’appuntamento con le Olimpiadi di Tokyo.
“Sia la cronometro che la corsa su strada sono appetitose. La gara in linea avrà più di 5.000 metri di dislivello, temperature e umidità elevate . Dovrebbe essere una corsa estenuante appena una settimana dopo la fine del Tour, è quasi perfetto. Vorrei provare per entrambe” ha concluso Froome.