Lo storico sodalizio tra Vincenzo Nibali e il suo preparatore Paolo Slongo ha superato anche il passaggio del campione messinese dal Team Bahrain Merida alla Trek Segafredo, uno dei grandi colpi del mercato del Ciclismo.
Anche in questa nuova avventura nel team diretto da Luca Guercilena il vincitore dei tre grandi giri ha voluto al suo fianco tutto lo staff tecnico che lo segue ormai da anni, a partire proprio da Slongo. Il preparatore trevigiano ha delineato gli obiettivi e tutte le tappe della stagione che per Nibali inizierà in Algarve, dicendosi convinto che il suo campione non sentirà il peso dell’età che ormai segna i 35 anni compiuti.
Ciclismo, il 2020 di Nibali parte in Algarve
Il programma di corse di Vincenzo Nibali è stato definito anche negli ultimi tasselli ancora mancanti, soprattutto nelle tappe di avvicinamento alle Olimpiadi di Tokyo. Il debutto ufficiale con la maglia della Trek Segafredo è previsto alla Volta Algarve, la corsa portoghese che scatta il 19 febbraio. Nibali correrà poi alcune gare del calendario di ciclismo francese, la Faun Ardeche Classic e la Royal Bernard Drome Classic prima di sbarcare in Italia dove sarà a Larciano, alla Tirreno Adriatico, alla Milano Sanremo e al Tour of the Alps.
Tra le classiche del nord l’unica inserita nel programma stagionale è la Liegi Bastogne Liegi del 26 aprile e questo sarà anche l’ultimo appuntamento prima del Giro d’Italia.
“Un Giro a cui partecipiamo per vincere”, ha puntualizzato Paolo Slongo a Tuttobici, spiegando anche come non ci si debba aspettare un Nibali in grado di lottare per il successo su tutti i traguardi da febbraio a ottobre.
“Alcune gare ci serviranno per arrivare pronti ad altre. Bisogna fare delle scelte, non si può essere competitivi dappertutto”, ha aggiunto il tecnico della Trek Segafredo.
Slongo: ‘Per lo spirito dimostra meno di 35 anni’
Slongo ha sottolineato come questa stagione abbia richiesto una programmazione molto attenta “perché gli obiettivi sono spalmati nel corso di tutto l’anno” ha spiegato il tecnico della Trek. Dopo il Giro infatti Nibali avrà come priorità due grandi appuntamenti di un giorno come le Olimpiadi di Tokyo e i Mondiali di ciclismo in Svizzera, rispettivamente a fine luglio e a fine settembre.
L’avvicinamento alla corsa olimpica avverrà tramite il Campionato italiano, il Giro d’Austria e il Giro di Polonia. Tra Olimpiadi di Tokyo e Mondiali di ciclismo invece Nibali si schiererà al via della Vuelta Espana, con un ruolo libero e in preparazione all’evento iridato.
Paolo Slongo ha anche spento i timori sull’età ormai non più verdissima di Nibali, sui suoi 35 anni compiuti a novembre che potrebbero farsi sentire soprattutto in una grande corsa a tappe come il Giro d’Italia. Il tecnico trevigiano si è detto sicuro di poter rivedere il suo campione competitivo come al Giro dello scorso anno e che il problema semmai “non è nel fisico ma nella testa. Magari tra un anno o due Vincenzo mi chiederà di correre più libero, come fa Valverde”, ha spiegato Slongo.
Il tecnico della Trek vede un ritorno al passato nel futuro di Nibali, un modo di correre più libero e meno stressante per allungare ancora la carriera. “Ad un certo punto dovrà tornare un po’ come era agli inizi, un cavallo pazzo” ha spiegato il preparatore aggiungendo che l’ex Campione d’Italia “per lo spirito che ha dimostra meno dei suoi 35 anni”.