Mentre ci si avvicina alla ripresa dell’attività del Ciclismo professionistico e all’atteso appuntamento con il Tour de France, al via da Nizza il 29 agosto, sembrano stemperarsi, almeno momentaneamente, le polemiche interne in casa Team Ineos, probabilmente anche per la notizia dell’addio di Froome al termine di questa stagione 2020. Lo squadrone britannico si troverà in una situazione molto particolare, con la contemporanea presenza dei tre ultimi vincitori del Tour, ovvero il campione in carica Egan Bernal, il suo predecessore Geraint Thomas e il quattro volte maglia gialla Chris Froome, all’ultima stagione in maglia Ineos prima del passaggio alla Israel nel 2021.

Nelle scorse settimane Egan Bernal aveva lanciato più volte i suoi intenti bellicosi a proposito della leadership della squadra ma ora si è mostrato più conciliante in attesa di dimostrare il suo potenziale sulla strada.

Egan Bernal: ‘L’importante è che la squadra vinca’

In casa Ineos servirà un intenso lavoro diplomatico e strategico per definire i piani e gestire una situazione molto particolare in vista del prossimo Tour de France. Con le presenze di Egan Bernal, Geraint Thomas e un Chris Froome più ambizioso che mai ma prossimo a lasciare la squadra, la Ineos potrà contare sui tre ultimi vincitori del Tour, una situazione inedita che testimonia lo strapotere economico del team diretto da Dave Brailsford.

Questa abbondanza di talenti è sempre stata un punto di forza del team negli anni dei successi di Froome, quando la sua leadership era incontrastata ed indiscutibile. Ora però, con il britannico ormai 35enne, reduce da un grave infortunio e con un contratto già firmato per il 2021 alla Israel, con la crescita esponenziale di un giovane campione come Bernal che promette di essere il numero uno dei grandi giri per diversi anni, con la conferma di un corridore solido come Thomas, le gerarchie non sono così chiare come in passato.

Per questo si è accesa una lotta interna per acquisire il ruolo di capitano per il prossimo Tour de France, una disputa che ha di fatto portato alla rottura con Froome, desideroso di essere il numero uno del team. Nelle scorse settimane Egan Bernal si è mostrato insolitamente aggressivo nel reclamare uno status privilegiato, un atteggiamento che ha scoperto la volontà della Ineos di ridefinire le gerarchie interne.

Il corridore colombiano ha dichiarato di non voler rinunciare alle sue possibilità di vittoria per aiutare Froome e Thomas, ma ora ha abbassato decisamente i toni, forse capendo che la posizione del quattro volte vincitore del Tour è stata definitivamente ridimensionata. In un’intervista rilasciata a El Tiempo Bernal ha teso la mano al compagno-rivale. “La gente pensava che lui fosse arrabbiato con me, ma non era così. Non è mai stato arrabbiato con me per quello che ho detto. Siamo amici, vogliamo andare avanti. Vogliamo vincere e l’importante è che vinca la squadra”, ha dichiarato il vincitore dell’ultimo Tour de France.

‘Troppo presto per decidere’

Con le sue ultime dichiarazioni rilasciate a El Tiempo, Bernal potrebbe aver raggiunto lo scopo di garantirsi una posizione favorevole nelle gerarchie della squadra in vista del Tour de France, pur sapendo che la presenza di un campione come Froome come separato in casa sarà del tutto da valutare.

Lo scalatore colombiano ha parlato di una leadership da non decidere a priori prima della corsa, ma secondo i riscontri delle prime tappe e per dare risalto alle sue potenzialità sta continuando a condividere i dati dei suoi massacranti allenamenti. “E’ troppo presto per decidere, non abbiamo ancora neanche gareggiato. Dobbiamo aspettare le prime tappe del Tour, non sappiamo come ognuno di noi potrà arrivarci. Ma non perderò l’occasione di poter vincere il mio secondo Tour de France”, ha commentato Egan Bernal.