Le voci che circolavano da tempo nel mondo del Ciclismo hanno trovato ora una conferma ufficiale. Chris Froome lascia il Team Ineos dopo undici stagioni costellate di grandi vittorie. Il campione britannico ha attraversato tutta l’avventura della squadra nel grande ciclismo, fin dalla creazione all’inizio del 2010 con il nome Sky, riuscendo a vincere la bellezza di sette grandi giri, come nessun altro corridore in attività. A determinare la fine di questo sodalizio che pareva inscindibile è stata la determinazione di Froome nel volere un ruolo di unico leader, una posizione che la Ineos non può più garantirgli.

Il quattro volte vincitore del Tour de France onorerà il suo contratto fino al termine di questa strana stagione 2020, per poi passare alla Israel Start Up Nation, a cui si legherà con un lungo e ricco contratto e con la certezza di avere una posizione da numero uno.

Chris Froome: ‘Un decennio fenomenale’

L’addio di Chris Froome alla Ineos e il suo passaggio alla Israel si è consumato stamani con due comunicati stampa rilasciati nel giro di qualche decina di minuti. Prima la squadra britannica ha annunciato che il contratto di Froome, in scadenza alla fine del 2020, non sarebbe stato rinnovato. Poco più tardi la Israel ha comunicato l’accordo raggiunto con il quattro volte vincitore del Tour.

Il Team Principal della Ineos, Dave Brailsford, è stato molto esplicito nelle dichiarazioni con cui ha accompagnato l’addio del campione che ha segnato la storia della sua squadra.

Il manager inglese ha spiegato chiaramente i motivi del mancato rinnovo e le tempistiche di questo annuncio, tutto a beneficio dell’interesse della squadra in vista del Tour de France.

“L’attuale contratto di Chris Froome termina a dicembre e abbiamo deciso di non rinnovarlo. Facciamo questo annuncio prima di quanto sarebbe normalmente il caso per mettere fine alle recenti speculazioni e consentire alla squadra di concentrarsi sulla stagione”, ha dichiarato Brailsford.

“Chris è con noi dall’inizio, è un grande campione ed abbiamo condiviso tanti momenti memorabili, ma credo che questa sia la decisione giusta per entrambi. Visti i suoi successi Chris è comprensibilmente desideroso di avere una leadership di squadra assoluta nella prossima parte della sua carriera ed è una cosa che non siamo in grado di dargli a questo punto”, ha aggiunto il gran capo del Team Ineos confermando le illazioni che circolavano nell’ambiente del ciclismo sui dissidi interni alla squadra.

Dal canto suo Froome ha rilasciato solo una breve dichiarazione nell’annuncio della Ineos, in cui ha ricordato “un decennio fenomenale” senza però mollare di un centimetro le sue ambizioni per questa stagione 2020 da vivere come un separato in casa. “Il mio obiettivo è di vincere il quinto Tour de France con il Team Ineos”, ha commentato il campione britannico.

Con la Israel fino al termine della carriera

Qualche decina di minuti dopo l’annuncio del mancato rinnovo con la Ineos si è composto il mosaico con la conferma del passaggio di Chris Froome alla Israel Start Up Nation.

Il quattro volte vincitore del Tour firmerà ufficialmente il contratto il 1° agosto, come previsto dai regolamenti, e sarà il leader unico della squadra israeliana dalla prossima stagione. La durata dell’accordo non è stata confermata, ma si tratta di un progetto a lungo termine, dal 2021 fino alla fine della carriera del campione britannico, come annunciato esplicitamente nel comunicato della Israel.

“Chris è il miglior corridore della sua generazione, guiderà la nostra squadra nel Tour de France e nei grandi giri. Speriamo di fare la storia insieme perseguendo altre vittorie al Tour e alle altre corse a tappe, traguardi che renderebbero Froome il più grande ciclista di tutti i tempi”, ha dichiarato Sylvan Adams.

Chris Froome ha commentato la notizia. “Entusiasta di unirmi alla Israel Start up Nation. L’impatto della Israel nel ciclismo sta rapidamente aumentando e sono entusiasta di essere con loro. Penso che insieme potremmo raggiungere grandi cose”, ha concluso il quattro volte vincitore del Tour.