Hanno trovato la più autorevole delle conferme le voci che volevano il Giro d’Italia a Roccaraso. Il nuovo percorso della corsa rosa, riprogrammata nel calendario del Ciclismo dal 3 al 25 ottobre, sarà presentato nei prossimi giorni, ma il Direttore Mauro Vegni ha già confermato che tra le tre nuove tappe che sostituiranno quelle cancellate in Ungheria ce ne sarà una con arrivo in salita agli impianti di Aremogna, sul territorio della cittadina abruzzese. Vegni ha annunciato anche le misure che si stanno studiando per questa edizione così particolare, dicendosi pessimista sulla possibilità di allestire la carovana pubblicitaria e parlando invece dell’uso di un braccialetto per gli spettatori al fine di garantire il distanziamento sociale.

Giro d’Italia, anche Lanciano nel percorso

Lo stop alla stagione del ciclismo imposto dall’emergenza sanitaria ha costretto l’organizzazione del Giro d’Italia non solo allo spostamento in calendario in un’inedita posizione a ottobre, dal 3 al 25, ma anche a rivedere parzialmente il percorso originariamente disegnato. L’Ungheria ha rinunciato alle tre tappe che avrebbero dovuto aprire la corsa rosa, e al loro posto ne saranno inserite altrettante in Italia. La presentazione del nuovo percorso dovrebbe essere ormai imminente, tanto che le novità vengono date già per certe. Una riguarderebbe la cronometro iniziale a Palermo, e le altre i due arrivi a Matera e a Roccaraso.

Quest’ultima tappa è stata confermata dal Direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni in un intervento all’emittente abruzzese TV8.

Il numero uno del Giro ha dichiarato che “la tappa arriverà agli impianti di Aremogna e sarà impegnativa, diciamo quattro stelle. Ripartiremo sicuramente da Lanciano per l’arrivo di Tortoreto Lido”.

‘Difficilmente ci sarà la carovana’

Più che le modifiche al percorso, a occupare l’organizzazione del Giro d’Italia sono però le misure che dovranno essere attuate per garantire la sicurezza e prevenire i rischi di contagio tra i corridori e soprattutto tra il pubblico, sempre numerosissimo sulle strade attraversate dalla corsa rosa.

RCS Sport sta lavorando ai protocolli che regolamenteranno questa edizione così particolare del Giro, sapendo che la situazione è in continua evoluzione e che da qui a ottobre lo scenario potrebbe essere molto diverso.

Una delle decisioni più importanti e sofferte dovrà riguardare la carovana pubblicitaria, la lunga fila di mezzi degli sponsor che precede la corsa offrendo gadget e spettacolo agli spettatori in attesa del passaggio dei corridori.

“Difficilmente ci sarà la carovana pubblicitaria, spero che i dati migliorino e che per ottobre possano cambiare le cose. È più no che si perché diventa un aggregatore di pubblico”, ha dichiarato il Direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni prima di fare il punto della situazione sulla gestione del pubblico, una delle criticità della corsa e di tutto il ciclismo visto che lo sport della bicicletta non si disputa in un impianto delimitato che rende semplice organizzare l’evento a porte chiuse.

Vegni ha confermato che RCS Sport “sta lavorando ad un protocollo”, ma che per le persone che si assieperanno lungo le strade al passaggio della corsa ci sarà poco da fare al fine di garantire il distanziamento sociale.

“Non possiamo controllarlo, ci affidiamo al buon senso delle persone”, ha dichiarato Vegni annunciando invece un’importante misura per una zona critica come quella dell’arrivo. “Doteremo il pubblico di un braccialetto che suona quando non si mantiene la distanza”, ha dichiarato il direttore del Giro.