È successo di tutto nell’ultima tappa del Criterium del Delfinato, un’ennesima frazione di montagna con ben 8 Gpm e l’arrivo a Megeve. La giornata è iniziata con la notizia del ritiro del capoclassifica Primoz Roglic, autentico dominatore della corsa. Il campione sloveno ha dovuto abbandonare per i postumi della caduta rimediata ieri, un episodio che mette qualche dubbio sul suo percorso di avvicinamento verso il Tour de France. La tappa poi è stata una sequenza quasi ininterrotta di attacchi e di capovolgimenti di fronte, fino all’azione risolutiva di Sepp Kuss, che ha regalato alla Jumbo Visma la terza vittoria nelle cinque tappe di questo Delfinato.

La classifica è andata invece al colombiano Daniel Felipe Martinez, che ha approfittato della situazione creata dal ritiro di Roglic e delle difficoltà avute da Pinot, nuovo leader virtuale dopo l’uscita di scena dello sloveno, nel controllare la corsa.

Criterium del Delfinato, Alaphilippe ancora in fuga

L’ultima tappa di questo Criterium del Delfinato ha proposto una sequenza infinita di salite, ben 8 in appena 150 km di percorso, con tra le altre anche la Colombier, l’Arvis e l’arrivo in quota di Megeve, lo stesso di ieri ma salendo da un altro versante.

Alla partenza non si è presentato il leader della corsa Primoz Roglic, sofferente per i postumi della caduta di ieri. Il corridore e la Jumbo Visma hanno optato per un ritiro in via precauzionale, e l’assenza del faro della corsa ha aperto una situazione del tutto nuova. Thibaut Pinot è partito così con il ruolo di nuovo leader della classifica, una posizione che sia lui che la sua Groupama non sono riusciti a gestire.

Senza la Jumbo a tenere le redini del gruppo si sono susseguiti gli attacchi fin dalle prime battute, con anche i corridori di alta classifica coinvolti. La situazione si è più volte rimescolata, finché sul col de la Colombier si sono portati al comando Julian Alaphilippe (Deceuninck Quickstep), in fuga per il secondo giorno consecutivo, e Pavel Sivakov (Ineos).

Dietro si è formato un gruppetto con gli altri uomini di classifica, ma non Nairo Quintana, Richie Porte e Mikel Landa, tutti e tre pesantemente staccati in queste fasi centrali della corsa.

Tappa a Kuss, classifica a Martinez

Sivakov è stato però condizionato da una scivolata in un tratto di discesa, per fortuna senza conseguenze serie, e Alaphilippe non ha palesato quella condizione scintillante della scorsa stagione.

La fuga a due non è così decollata e sulla cote de Domancy è partito un contrattacco con Tadey Pogacar (UAE), Daniel Felice Martinez (EF), Sepp Kuss (Jumbo Visma) e Miguel Angel Lopez (Astana). Il quartetto è andato a riprendere Sivakov e Alaphilippe, che ha ceduto, mentre un nervosissimo Pinot è stato sottoposto ad una continua sequenza di attacchi nel gruppetto inseguitore. Trovato poi l’aiuto di Alaphilippe e quello di Guillaume Martin (Cofidis), in odore di podio in classifica generale, Pinot ha riordinato le idee ed è riuscito a riprendere a pedalare in maniera più incisiva.

Davanti il gruppetto dei fuggitivi ha battagliato intensamente. Lopez ha ceduto in maniera inaspettata, uscendo dalla lotta per la vittoria finale, mentre Sepp Kuss si è dimostrato il più brillante sull’ultima salita.

Lo scalatore americano, il miglior gregario di Roglic nelle scorse tappe, ha colto l’occasione di questo giorno di libertà per andare a vincere con 27’’ su Daniel Martinez, 30’’ su Pogacar, 45’’ su Sivakov, mentre un buon Dumoulin ha anticipato il gruppetto di Pinot e Martin, arrivato a 1’02’’. Questo ritardo è stato fatale a Pinot, che nella classifica generale di questo Criterium del Delfinato si è visto scavalcare da Daniel Martinez, lo scalatore della EF che ha colto così l’occasione creata dal ritiro di Roglic e da quello precedente di Bernal, i due grandi favoriti della corsa.

La classifica finale vede Martinez vincitore con 29’’ su Pinot e 41’’ su Martin, con un Pogacar un po’ altalenante ma in convincente ripresa al quarto posto.