È successo di tutto nell’ultima tappa del Criterium del Delfinato, un’ennesima frazione di montagna con ben 8 Gpm e l’arrivo a Megeve. La giornata è iniziata con la notizia del ritiro del capoclassifica Primoz Roglic, autentico dominatore della corsa. Il campione sloveno ha dovuto abbandonare per i postumi della caduta rimediata ieri, un episodio che mette qualche dubbio sul suo percorso di avvicinamento verso il Tour de France. La tappa poi è stata una sequenza quasi ininterrotta di attacchi e di capovolgimenti di fronte, fino all’azione risolutiva di Sepp Kuss, che ha regalato alla Jumbo Visma la terza vittoria nelle cinque tappe di questo Delfinato.
La classifica è andata invece al colombiano Daniel Felipe Martinez, che ha approfittato della situazione creata dal ritiro di Roglic e delle difficoltà avute da Pinot, nuovo leader virtuale dopo l’uscita di scena dello sloveno, nel controllare la corsa.
🇺🇸@seppkuss s’impose en solitaire à l’altiport de Megève. Derrière lui, 🇨🇴@danifmartinez96 remporte le général.
⏪ Revivez le dernier kilomètre de l'étape 5 du #Dauphiné.
🇺🇸@seppkuss wins solo in Megève. Behind him, 🇨🇴@danifmartinez96 takes the GC.
⏪ Relive the last kilometer. pic.twitter.com/VNo4qGpTZi
— Critérium du Dauphiné (@dauphine) August 16, 2020
Criterium del Delfinato, Alaphilippe ancora in fuga
L’ultima tappa di questo Criterium del Delfinato ha proposto una sequenza infinita di salite, ben 8 in appena 150 km di percorso, con tra le altre anche la Colombier, l’Arvis e l’arrivo in quota di Megeve, lo stesso di ieri ma salendo da un altro versante.
Alla partenza non si è presentato il leader della corsa Primoz Roglic, sofferente per i postumi della caduta di ieri. Il corridore e la Jumbo Visma hanno optato per un ritiro in via precauzionale, e l’assenza del faro della corsa ha aperto una situazione del tutto nuova. Thibaut Pinot è partito così con il ruolo di nuovo leader della classifica, una posizione che sia lui che la sua Groupama non sono riusciti a gestire.
Senza la Jumbo a tenere le redini del gruppo si sono susseguiti gli attacchi fin dalle prime battute, con anche i corridori di alta classifica coinvolti. La situazione si è più volte rimescolata, finché sul col de la Colombier si sono portati al comando Julian Alaphilippe (Deceuninck Quickstep), in fuga per il secondo giorno consecutivo, e Pavel Sivakov (Ineos).
Dietro si è formato un gruppetto con gli altri uomini di classifica, ma non Nairo Quintana, Richie Porte e Mikel Landa, tutti e tre pesantemente staccati in queste fasi centrali della corsa.
En tête du classement ce matin, 🇫🇷@ThibautPinot n'a pas pu suivre les accélérations de ses rivaux.
Leader of the overall classification this morning, 🇫🇷@ThibautPinot could not follow the acceleration of his rivals.#Dauphiné pic.twitter.com/yUqia518Bd
— Critérium du Dauphiné (@dauphine) August 16, 2020
Tappa a Kuss, classifica a Martinez
Sivakov è stato però condizionato da una scivolata in un tratto di discesa, per fortuna senza conseguenze serie, e Alaphilippe non ha palesato quella condizione scintillante della scorsa stagione.
La fuga a due non è così decollata e sulla cote de Domancy è partito un contrattacco con Tadey Pogacar (UAE), Daniel Felice Martinez (EF), Sepp Kuss (Jumbo Visma) e Miguel Angel Lopez (Astana). Il quartetto è andato a riprendere Sivakov e Alaphilippe, che ha ceduto, mentre un nervosissimo Pinot è stato sottoposto ad una continua sequenza di attacchi nel gruppetto inseguitore. Trovato poi l’aiuto di Alaphilippe e quello di Guillaume Martin (Cofidis), in odore di podio in classifica generale, Pinot ha riordinato le idee ed è riuscito a riprendere a pedalare in maniera più incisiva.
Davanti il gruppetto dei fuggitivi ha battagliato intensamente. Lopez ha ceduto in maniera inaspettata, uscendo dalla lotta per la vittoria finale, mentre Sepp Kuss si è dimostrato il più brillante sull’ultima salita.
Lo scalatore americano, il miglior gregario di Roglic nelle scorse tappe, ha colto l’occasione di questo giorno di libertà per andare a vincere con 27’’ su Daniel Martinez, 30’’ su Pogacar, 45’’ su Sivakov, mentre un buon Dumoulin ha anticipato il gruppetto di Pinot e Martin, arrivato a 1’02’’. Questo ritardo è stato fatale a Pinot, che nella classifica generale di questo Criterium del Delfinato si è visto scavalcare da Daniel Martinez, lo scalatore della EF che ha colto così l’occasione creata dal ritiro di Roglic e da quello precedente di Bernal, i due grandi favoriti della corsa.
La classifica finale vede Martinez vincitore con 29’’ su Pinot e 41’’ su Martin, con un Pogacar un po’ altalenante ma in convincente ripresa al quarto posto.
🇫🇷 #Dauphiné @tom_dumoulin finished 7th and @seppkuss finished 10th overall. pic.twitter.com/6LZk5J2bcq
— Team Jumbo-Visma cycling (@JumboVismaRoad) August 16, 2020