Festeggia ancora la Sunweb nella quattordicesima tappa del Tour de France, quella con arrivo a Lione. Dopo Marc Hirschi, anche Soren Kragh Andersen ha regalato un'altra vittoria al team tedesco, grande e inatteso protagonista per i successi parziali di questo Tour de France. La corsa è stata comandata dalla Bora hansgrohe di Peter Sagan, che ha spezzato il gruppo nelle fasi iniziali. Lo slovacco è rimasto però con il solo Lennard Kamna nelle fasi più calde della tappa e ha dovuto impegnarsi personalmente in un paio di inseguimenti perdendo l'attimo dell'attacco vincente di Kragh Andersen.

Tour de France, Bora in forcing

La quattordicesima tappa del Tour de France, presentata come una giornata interlocutoria, ha riservato delle belle emozioni nella prima parte della corsa e nei chilometri conclusivi. Sfruttando il vento e la salita del col du Beal, la Bora hansgrohe di Peter Sagan ha preso l'iniziativa forzando l'andatura nelle fasi iniziali. La squadra tedesca è riuscita nell'intento di spezzare il gruppo e tagliare fuori quasi tutti i velocisti più forti, da Ewan a Viviani e soprattutto Bennett, titolare della maglia verde, grande obiettivo di Sagan.

La Bora ha trovato più avanti anche la collaborazione della CCC di Trentin e Van Avermaet, costringendo alla resa il secondo gruppo con Bennett e gli altri velocisti.

Già a metà tappa è stata annullata la fuga partita prima del forcing della Bora, con Kung e Theuns, e il gruppo si è calmato in attesa della battaglia finale.

Provano anche Alaphilippe e Bernal

La corsa si è riaccesa negli ultimi 10 km attorno a Lione, segnati da due brevi salite.

L'attacco di Benoot è stata la prima mossa della Sunweb, molto attiva nel finale di corsa. La Bora ha allora deciso di cambiare strategia lanciando al contrattacco Lennard Kamna, unico compagno rimasto al fianco di Sagan. Il tedesco ha approcciato l'ultimo strappo in testa, ma dal gruppo è partita una girandola di scatti che ha rimescolato la situazione.

Ci hanno provato in successione De Gendt, quindi Alaphilippe e Bernal, deciso a giocare le proprie carte su tutti i terreni per provare a ribaltare questo Tour finora piuttosto difficile. Dopo il lavoro dei Jumbo per chiudere su Bernal e gli altri, Peter Sagan è stato costretto ad impegnarsi in prima persona sul successivo tentativo portato da Marc Hirschi. Dopo una battaglia così intensa il gruppo ha rallentato, e a cogliere l'attimo perfetto per l'attacco risolutivo è stato il danese Soren Kragh Andersen. Il corridore della Sunweb ha subito guadagnato un centinaio di metri sull'indecisione del gruppo ed è andato a vincere la tappa. Nella volata per il secondo posto Luka Mezgec ha avuto la meglio su Simone Consonni con Sagan solo quarto.

La classifica generale non è cambiata nella top ten. Roglic è sempre al comando con 44" su Pogacar e 59" su Bernal, mentre Sagan ha accorciato il distacco da Bennett nella classifica della maglia verde. L'irlandese ha ora 262 punti contro i 219 di Sagan.