Primoz Roglic ha mandato il primo segnale agli avversari di questo Tour de France. Il campione sloveno, favorito numero uno della vigilia per il successo finale, si è imposto con autorevolezza nella quarta tappa, quella con arrivo in salita ad Orcieres Merlette. L'ascesa finale dalle pendenze piuttosto modeste non ha provocato molta selezione e tutti i corridori più attesi si sono confrontati testa a testa nella volata finale in cui Roglic ha piazzato uno spunto poderoso. Alle sue spalle è arrivato il giovane connazionale Tadej Pogacar per completare un'inedita doppietta tutta slovena, mentre Julian Alaphilippe ha mantenuto la sua maglia gialla.
🇫🇷 @GuilmMartin went first but 🇸🇮 @rogla proved strongest in the final stretch!
🎬 Relive the final kilometre!
🇫🇷 @GuilmMartin a lancé les hostilités mais 🇸🇮 @rogla a été le plus fort!
🎬 Retrouvez le dernier kilomètre de cette étape!#TDF2020 pic.twitter.com/VlfRaAqmQ9
— Tour de France™ (@LeTour) September 1, 2020
Tour de France, sei in fuga
Alla quarta tappa il Tour de France ha già proposto il primo arrivo in salita di questa edizione con il traguardo di Orcieres Merlette. L'ascesa finale piuttosto morbida, con pendenze per lo più sul 6-7%, non prometteva grandi distacchi, ma qualche segnale importante che infatti è arrivato.
Nelle fasi iniziali si è formata al comando una fuga di sei corridori: Nils Politt, Krist Neilands, Tiesj Benoot, Matthieu Burgaudeau, Quentin Pacher e Alexis Vuillermoz.
La Deceuninck Quickstep della maglia gialla Julian Alaphilippe ha guidato il gruppo per quasi tutta la tappa, dimostrando le mire del corridore francese non solo per mantenere le insegne del primato ma anche per lottare per il successo di giornata. Dopo il penultimo Gpm Neilands è rimasto da solo al comando, ma anche il lettone non ha potuto resistere al recupero del gruppo che lo ha raggiunto all'inizio della salita finale di Orcieres Merlette, a circa 7 km dall'arrivo.
Roglic imprendibile nel finale
La Deceuninck Quickstep ha dettato il ritmo anche nella prima parte della salita finale, un'ascesa regolare con pendenze intorno al 6% che non ha consentito grande selezione e uno spettacolo particolarmente spumeggiante. Il gruppo si è via via ridotto, con sempre più corridori rimasti staccati, soprattutto quando al comando si è portato Wout van Aert, protagonista di una prestazione notevole.
La Jumbo Visma ha preso il comando delle operazioni nella seconda parte della salita, prima con il lungo lavoro del vincitore della Sanremo e poi con Sepp Kuss, che ha portato Primoz Roglic e gli altri uomini di classifica dentro l'ultimo chilometro.
Guillaume Martin ha provato ad anticipare le mosse dei grandi favoriti attaccando a 600 metri dal traguardo, ma la reazione di Roglic è stata pronta e agile, mentre Bernal è sembrato molto più in affanno. Roglic ha atteso la sfuriata di Martin, poi ha assestato il suo colpo che è stato risolutivo. Alaphilippe non è riuscito a replicare ed è stato superato da un Tadej Pogacar molto reattivo. Si è così materializzata una doppietta slovena ad Orcieres Merlette con il chiaro successo di Roglic su Pogacar e Martin.
Anche Quintana ha dato buoni segnali, mentre Bernal non è apparso brillante sui cambi di ritmo più violenti. Tutti i protagonisti più attesi per la classifica generale sono comunque arrivati con lo stesso tempo di Roglic, tranne Buchmann a 9", Carapaz, Martinez e Higuita a 28". Aru ha perso 1'17", confermando di non essere ancora competitivo.
In classifica generale Alaphilippe ha mantenuto la sua maglia gialla con 4" su Adam Yates e 7" su Roglic. Mercoledì 2 settembre al Tour de France sarà in programma una tappa favorevole ai velocisti prima dell'atteso arrivo in salita di Mont Aigoual di giovedì.
🇨🇵 #TDF2020
The GC after an impressive day!⤵️@rogla moved up to the third place!3️⃣ pic.twitter.com/a5kjiHlFOY
— Team Jumbo-Visma cycling (@JumboVismaRoad) September 1, 2020