Niente battaglia tra i big della classifica generale nella sesta tappa del Tour de France, quella con l’arrivo in salita a Mont Aigoual. Le attese della vigilia per una prima vera sfida sono andate deluse e tutto lo spettacolo della giornata è arrivato da otto fuggitivi che sono partiti all’attacco nelle fasi iniziali. Da questa azione si è poi avvantaggiato il kazako Alexey Lutsenko, che sul col de la Lusette è rimasto da solo al comando ed è andato a vincere la sua prima tappa al Tour de France. Nel gruppo l’unico a muoversi è stato Fabio Aru, con un attacco che però ha solo confermato quanto le sue condizioni di forma siano ancora lontane dal top.
🎥 Après une longue échappée de 8 coureurs, c’est finalement @AlexeyLutsenko3 qui remporte en solo l’étape du jour avec une arrivée au Mont Aigoual 🔝
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— Tour de France™ (@LeTour) September 3, 2020
Tour de France, otto in fuga
La sesta tappa del Tour de France proponeva la prima salita impegnativa della corsa, il col de la Lusette, piazzato a pochi chilometri dall’arrivo, anch’esso in salita, a Mont Aigoual. I big hanno però preferito non darsi battaglia e rimandare il confronto diretto al weekend, quando la corsa arriverà sui Pirenei.
Dopo diversi tentativi di attacco nella prima parte della corsa si è formata al comando una fuga con otto corridori: Remi Cavagna, Edvald Boasson Hagen, Greg Van Avermaet, Neilson Powless, Jesus Herrada, Nicolas Roche, Daniel Oss e Alexey Lutsenko.
Il ritmo è rimasto molto alto per diverse decine di chilometri, poi la situazione si è assestata e la fuga ha guadagnato fino a sette minuti, con Van Avermaet che ha pedalato a lungo con la maglia gialla virtuale.
Ineos in testa al gruppo, solo Aru ci prova
La Mitchelton del nuovo leader della classifica Adam Yates ha guidato a lungo il gruppo, poi è stata la Ineos a prendere il comando delle operazioni quando il percorso si è fatto più impegnativo, soprattutto sul difficile col de la Lusette, un’ascesa di 11 km al 7% di media.
La squadra britannica non ha però forzato l’andatura e la Jumbo Visma di Roglic è rimasta a guardare. Così il gruppo è salito tranquillamente e ancora molto folto sul col de la Lusette, dove l’unico tentativo di attacco è arrivato da Fabio Aru. Lo scalatore sardo è partito deciso, ma dopo qualche chilometro ben pedalato la sua andatura è calata vistosamente.
Il gruppo lo ha raggiunto ormai in vetta alla salita, dando una chiara misura del momento ancora difficile del corridore della UAE.
Lutsenko a segno, Yates ancora in giallo
Molto più dinamica è stata la corsa dei battistrada. Sul col de Lusette il gruppetto dei fuggitivi si è sparpagliato, con Powless molto attivo nella prima parte della scalata. Ben presto però Lutsenko si è dimostrato il più forte ed è andato via da solo. Jesus Herrada ha ripreso e staccato gli altri fuggitivi, ma non è più riuscito ad impensierire Lutsenko. Il kazako ha scollinato il col de la Lusette, affrontato senza indugi la breve discesa successiva e spianato la facile risalita al traguardo di Mont Aigoual per cogliere il suo primo successo sulle strade del Tour.
Herrada ha concluso secondo a quasi un minuto, poi Van Avermaet e Powless al terzo e quarto posto mentre gli altri fuggitivi sono stati tutti ripresi e superati dal gruppo.
🎙 🇰🇿 @AlexeyLutsenko3
Interview In 🇮🇹
"It’s a very important moment for me, it’s the Tour de France, a beautiful and very important race, I’m very happy… I gave my all for this win"#TDF2020 pic.twitter.com/DG5cOHOtQn
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Gli uomini di alta classifica sono arrivati tutti insieme, senza nessun tentativo di attacco, con solo una volata di Alaphilippe che è sembrata quasi una risposta alla penalità che ieri gli è costata la maglia gialla, rimasta ad Adam Yates.
In classifica lo scalatore della Mitchelton guida ancora con 3’’ su Roglic e 7’’ su Pogacar.
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The overall standings after stage 6 ⤵️ pic.twitter.com/wi1jvYd7SW
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